Un 30 di Febbraio di un anno XY ci svegliamo, ci affacciamo alla finestra e ci lasciamo accarezzare dai seducenti raggi del sole; ci laviamo, ci pettiniamo, ci vestiamo e non mettiamo nemmeno un filo di trucco perché quelle ore di sonno anche se poche sono state così pienamente godute che non hanno lasciato sul nostro viso nemmeno un piccolo segno di stanchezza. Camminiamo per le affollate strade della città e ci sentiamo forti e invincibili, orgogliose di quella giornata come di tutto il resto della nostra vita, pronte a calciar via qualsiasi dolore ci attanagli trasformando i problemi in sorrisi con un semplice tocco del nostro coraggio.
Un 31 Febbraio di un anno XY ci svegliamo, ci affacciamo alla finestra e seguiamo con lo sguardo tutte le goccioline di pioggia che impetuosamente si affannano per ricoprire ogni singola superficie; ci laviamo, ci pettiniamo, ci vestiamo e cerchiamo col trucco di coprire quelle indelebili tracce di stanchezza che la notte agitata e angosciosamente insonne ha lasciato sul viso. Vorremmo uscire ma una ingestibile spossatezza attanaglia il nostro corpo e la nostra mente, la fragilità e l’insicurezza di quello che siamo trasforma in insoddisfazione la nostra incapacità di risolvere anche i piccoli problemi quotidiani, ci sentiamo tristi e inspiegabilmente soli.
Qualcuno potrebbe scientificamente o cinematograficamente (se riecheggia nei propri ricordi “La sindrome di Sthendal”) diagnosticare questi radicali cambiamenti di prospettiva come sindrome di doppia personalità. In realtà la soluzione è più semplicisticamente celata dietro gli inquietanti e repentini cambiamenti del nostro umore anche dopo aver ascoltato una canzone, dopo aver ricevuto una telefonata, dopo un incontro o una discussione; nella nostra umile umanità siamo capaci di trasformare le albe in tramonti o gli inverni in primavere e talvolta senza esserne nemmeno del tutto consapevoli. Per alcuni questa può essere una dannazione, qualcosa per cui maledire sole terra e luna, per altri può essere una benedizione, una manna dal cielo per rendere diverso e inaspettato ogni singolo giorno, dipende tutto da come si vive…Ricordate la storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ecco, quella! Non c’è una spiegazione razionale e certo non dobbiamo cercare di cristallizzare i nostri atteggiamenti fissandoli sempre e comunque con una specifica motivazione. L’istinto arde in noi come la fiamma di un incendio che divampa, perché frenarlo? C’è forse qualcosa di male nell’essere se stessi? A prescindere credo che la bellezza di questi imprevisti cambiamenti stagionali nella nostra anima siano frutto della nostra vulnerabilità, delle nostre piccole o grandi incertezze, della nostra paura dell’ignoto, del nostro essere così deliziosamente imperfetti, insomma del nostro essere così dolcemente umani.
Un 31 Febbraio di un anno XY ci svegliamo, ci affacciamo alla finestra e seguiamo con lo sguardo tutte le goccioline di pioggia che impetuosamente si affannano per ricoprire ogni singola superficie; ci laviamo, ci pettiniamo, ci vestiamo e cerchiamo col trucco di coprire quelle indelebili tracce di stanchezza che la notte agitata e angosciosamente insonne ha lasciato sul viso. Vorremmo uscire ma una ingestibile spossatezza attanaglia il nostro corpo e la nostra mente, la fragilità e l’insicurezza di quello che siamo trasforma in insoddisfazione la nostra incapacità di risolvere anche i piccoli problemi quotidiani, ci sentiamo tristi e inspiegabilmente soli.
Qualcuno potrebbe scientificamente o cinematograficamente (se riecheggia nei propri ricordi “La sindrome di Sthendal”) diagnosticare questi radicali cambiamenti di prospettiva come sindrome di doppia personalità. In realtà la soluzione è più semplicisticamente celata dietro gli inquietanti e repentini cambiamenti del nostro umore anche dopo aver ascoltato una canzone, dopo aver ricevuto una telefonata, dopo un incontro o una discussione; nella nostra umile umanità siamo capaci di trasformare le albe in tramonti o gli inverni in primavere e talvolta senza esserne nemmeno del tutto consapevoli. Per alcuni questa può essere una dannazione, qualcosa per cui maledire sole terra e luna, per altri può essere una benedizione, una manna dal cielo per rendere diverso e inaspettato ogni singolo giorno, dipende tutto da come si vive…Ricordate la storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ecco, quella! Non c’è una spiegazione razionale e certo non dobbiamo cercare di cristallizzare i nostri atteggiamenti fissandoli sempre e comunque con una specifica motivazione. L’istinto arde in noi come la fiamma di un incendio che divampa, perché frenarlo? C’è forse qualcosa di male nell’essere se stessi? A prescindere credo che la bellezza di questi imprevisti cambiamenti stagionali nella nostra anima siano frutto della nostra vulnerabilità, delle nostre piccole o grandi incertezze, della nostra paura dell’ignoto, del nostro essere così deliziosamente imperfetti, insomma del nostro essere così dolcemente umani.
21 commenti:
Non ho niente da aggiungere. Ma lascio lo stesso una traccia della mia presenza, tanto per farti capire che ti seguo, e che lo faccio molto volentieri. ;)
Nei miei viaggi ho incontrato altri erranti e marinai maledetti. Non sono forse come loro, ma certo qualcosa in comune abbiamo...
Bello questo blog. Una piacevole scoperta...
Risp. Gavioli/Errante: Scrivere è una sensazione meravigliosa, trovare riscontri (sia in positivo che in negativo) negli altri è sublime...Grazie a voi due ragazzi e a quanti mi seguono...!!! Un abbraccio
Risp. Errante: Anche il tuo blog è stata una casuale ma piacevole scoperta. E comunque, tutti abbiamo qualcosa in comune...siamo esseri umani;-)
Risp. Gavioli: E' bello trovare tracce del tuo passaggio nel mio blog, grazie!
Davvero carino il tuo blog, complimenti!
Per quanto riguarda il tuo post direi che la bellezza dell'uomo stia proprio nelle sue mille sfaccettature, tutte incredibilmente presenti in un unico essere! Passerò spesso.
Risp. la vita secondo Vale: Ti ringrazio. Sarai sempre la ben venuta!
sai che spesso per cambiare il mio stato d'animo dalla mattina presto mi immagino che sia il 30 di febbraio? mi serve per affrontare con energia la giornata e per iniziarla in maniera diversa(aggiungo poi altre cose,tipo cambiare posto dove faccio colazione,fare strade diverse per andare a lavorare, salutare uno che di solito non saluto mai etc)ciao ci sentiamo il 31 febbraio
Risp. andrea: ognuno ha i suoi piccoli segreti per affrontare la vita!
Ciao Roberta,
sei la benvenuta sul mio Blog,
"Pazzeggiando" mi piace, ironico, fantasioso, vivace.
Ci rimango.
Risp. Luna_tica: Grazie mille! Lo scambio dei pensieri nutre l'anima;-)
Non ho parole, anzi, ne avrei mille.
Riesci a dare espressione alle mie sensazioni, alla mia condizione perenne. Non so a ki o a cosa tu ti sia ispirata, forse semplicemente a te stessa, ma le tue parole sembrano essere universali, comprensive, caldamente confortanti. E' poter dire: "allora non sono la sola al mondo a sentirmi così". e sapere che quello in cui mi riconosco l'hai scritto proprio tu, amica mia, mi riscalda ancora di più il cuore.
un parere oggettivo (so ke ci tieni): semplice, diretta e sublime.
un bacio,
ti
p.s. per me è una dannazione, la vivo male...vorrei sempre che fosse il 30 Febbraio!
ti
'tu chiamale, se vuoi, emozioni....'
Risp. Ti: Non sentirti sola perchè per quanto ciascuno di noi tenti di distinguersi dagli altri, in realtà siamo più simili di quello che crediamo in sentimenti, in pensieri, in dolori, in paure; dal dolore comune nasce la consolazione. Grazie per le belle parole, mi sconvolgi l'anima e la mente...Ti voglio bene!
Ps.Vivere la pioggia del 31 Febbraio ci fa apprezzare e valorizzare ancora di più il sole del 30...E comunque in qualsiasi giorno tu ti senta sola, io sono dietro questo blog ma anche a casa o al telefono;-)
Risp. Vale: Battisti le chiama emozioni; io non le chiamo, le sento;-)
Quanto sono pigro. Perchè lo sono?
Bravissima.
Ps: Roby...non sono mai ininfluenti. Puoi fottertene ma non saranno mai ininfluenti.
ciaooooooooooo
vorrei avere più tempo per leggere tutto quello che ho perso partendo sin dall'inizio del blog.... anche ora sono di corsa...... dibuono ho notato molto.... quindi dovrò ritornare presto... per ora ti inserisco nel mio blogroll e mi inserisco fra quelli che ti seguono.... ^_______________________^
buon giovedì
è un piacere leggerti...
Blog veramente molto interessante, complimenti.
Risp. Peppe: Grazie;-)...e ben venuto!
Risp. Frankie Palla: Ognittanto ci vuole un po' di prigrizia e di fancazzismo!
Ps.Dipende da quanto vuoi che siano importanti per TE!
Risp. Pupottina: Non preoccuparti, sono sempre qui...quando hai tempo vieni a trovare le mie parole e io le tue!
Ps.Blogroll???
Risp.Cristina:Grazie! E' un piacere leggere e rispondere ai vostri commenti!;-)
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