Gli uomini da quando sono nati, nella loro tenera fragilità e nel loro timore dell’ignoto, hanno sempre avuto bisogno di nascondere le loro paure in illusorie credenze e in effimere speranze. Avete mai sentito nominare Platone? Nel Simposio (e per i più cinema dipendenti, Tre uomini e una gamba docet) si parla dell’uomo presentato come una mela perfetta, completa nella sua interezza; un giorno l’invidia degli dei si scatenò e Zeus divise la mela in due parti identiche che disperse nella confusione della terra. L’uomo, così, per conquistare la sua felicità avrebbe dedicato il resto della propria vita alla ricerca della sua metà.
Oddio, io l’unica associazione che ho sentito con la frutta era quella uomo-banana, ma a quanto pare siamo tutti un po’ mele. Non credevo che una buccia, dei semini e un po’ di polpa facessero di noi dei miti, eppure a quanto pare siamo gli artefici incontrastati del nostro destino. Non voglio e non posso credere all’idea dell’anima gemella, se così fosse vivremmo nell’inquietudine eterna di trovare quell’unico raggio di luce nel buio della notte che faccia sorgere il sole. E se non la riconosciamo quando la incontriamo? E se dovessimo perderla per un qualsiasi motivo? Saremmo davvero destinati all’infelicità e all’insoddisfazione? No, sarebbe impossibile vivere. Credo che nella vita ci siano tanti modi d’amare e di essere amati, credo che in ogni persona troviamo qualcosa di diverso in cui rifletterci, credo che riscopriamo con ciascun amore un motivo sempre differenti per cui sorridere. Non credo all’idea romanzesca e fiabesca dell’anima gemella legata indissolubilmente ad una felicità imperitura; piuttosto credo,e non posso negare,che esista il grande amore della propria vita. Un giorno, in un momento inatteso della nostra esistenza incontriamo qualcuno con cui toccarsi palmo contro palmo per riscoprirsi stelle dello stesso cielo e colori di uno stesso arcobaleno. So cosa vuol dire riscoprirsi battito del suo cuore leggendo nei suoi occhi il nome della mia anima, so cosa vuol dire ritrovare nei suoi sogni la realizzazione più intima dei miei desideri. E’ come per un poeta riscoprire in quel corpo l’essenza dei suoi versi, un pianista che fa scivolare le dita sul pianoforte sognando di carezzare la sua pelle, un essere umano che riscopre nei suoi abbracci il perché della vita, il vero motivo per cui svegliarsi ogni giorno ed essere felice.
Il suo corpo e la sua anima diventano tutt’uno con la mia, si perdono in un valzer di emozioni e di passionali sensazioni che sfiorano l’esplosione del piacere vero. Tutti i pensieri si fermano quando la sua bocca sboccia sulle mie labbra in una primavera di indescrivibile eccitamento, danzando sulle note di effusioni e perversioni, di gemiti e di sospiri ansimanti. Il vero senso di ogni singolo giorno nasce dai nostri incontri, dai nostri baci, dai nostri abbracci. Sgorga dalle nostre liti e dalle nostre discussioni una sofferenza che ci nutre, ci svuota e ci tormenta. Impossibile fermare quel flusso di sensazioni e di tenerezza, di passione e di caldo eccitamento che mi travolge; ogni mia parola si concretizza nelle sue frasi e ogni suo gesto si realizza tra le mie mani. Si passeggia, si balla, si nuota, si chiacchiera, si vive ogni singolo giorno come se fosse l’ultimo, con la stessa audace e profonda intensità con cui si vive un sogno durante la notte; liberi di donarsi e di godersi, di prendersi lasciarsi e rincorrersi come onde dello stesso mare e soffi di vento nel medesimo cielo. …Due entità separate e distinte ma parte dello stesso sogno d’amore. Nessuno giurerebbe sull’eternità di un rapporto, solo nei libri “vissero per sempre felici e contenti” perché cristallizzati su quelle pagine. Ma la vita è altro, la vita è rumore e silenzio, è rottura e scontri, è sorrisi e pianti…La vita è ai bordi di un marciapiede, lì dove inciampano cadono e si rialzano esseri umani mortali e fragili, angeli senza ali che vivono di speranza e di fede alla continua ricerca di ciò che, probabilmente, si nasconde a un palmo dai loro occhi ma che non riescono a vedere. L’eternità non ha senso se noi per primi siamo caduchi, effimeri e di passaggio, solo i ricordi profumano di immortalità. Qualsiasi cosa accada e comunque si dipingano le mie ore sulla tela del destino posso dire di aver vissuto il vero amore, di averlo sentito respirare ardere e scivolare dentro di me. L’ho incontrato, l’ho vissuto e l’ho perso…ma nulla potrà cancellarlo dai miei ricordi o prendere il suo posto. In qualsiasi universo nuovo e inaspettato viaggerò il suo infinito alito di dolcezza soffierà per sempre dentro di me; ci apparterremo per sempre nel corpo e nell’anima.
Oddio, io l’unica associazione che ho sentito con la frutta era quella uomo-banana, ma a quanto pare siamo tutti un po’ mele. Non credevo che una buccia, dei semini e un po’ di polpa facessero di noi dei miti, eppure a quanto pare siamo gli artefici incontrastati del nostro destino. Non voglio e non posso credere all’idea dell’anima gemella, se così fosse vivremmo nell’inquietudine eterna di trovare quell’unico raggio di luce nel buio della notte che faccia sorgere il sole. E se non la riconosciamo quando la incontriamo? E se dovessimo perderla per un qualsiasi motivo? Saremmo davvero destinati all’infelicità e all’insoddisfazione? No, sarebbe impossibile vivere. Credo che nella vita ci siano tanti modi d’amare e di essere amati, credo che in ogni persona troviamo qualcosa di diverso in cui rifletterci, credo che riscopriamo con ciascun amore un motivo sempre differenti per cui sorridere. Non credo all’idea romanzesca e fiabesca dell’anima gemella legata indissolubilmente ad una felicità imperitura; piuttosto credo,e non posso negare,che esista il grande amore della propria vita. Un giorno, in un momento inatteso della nostra esistenza incontriamo qualcuno con cui toccarsi palmo contro palmo per riscoprirsi stelle dello stesso cielo e colori di uno stesso arcobaleno. So cosa vuol dire riscoprirsi battito del suo cuore leggendo nei suoi occhi il nome della mia anima, so cosa vuol dire ritrovare nei suoi sogni la realizzazione più intima dei miei desideri. E’ come per un poeta riscoprire in quel corpo l’essenza dei suoi versi, un pianista che fa scivolare le dita sul pianoforte sognando di carezzare la sua pelle, un essere umano che riscopre nei suoi abbracci il perché della vita, il vero motivo per cui svegliarsi ogni giorno ed essere felice.
Il suo corpo e la sua anima diventano tutt’uno con la mia, si perdono in un valzer di emozioni e di passionali sensazioni che sfiorano l’esplosione del piacere vero. Tutti i pensieri si fermano quando la sua bocca sboccia sulle mie labbra in una primavera di indescrivibile eccitamento, danzando sulle note di effusioni e perversioni, di gemiti e di sospiri ansimanti. Il vero senso di ogni singolo giorno nasce dai nostri incontri, dai nostri baci, dai nostri abbracci. Sgorga dalle nostre liti e dalle nostre discussioni una sofferenza che ci nutre, ci svuota e ci tormenta. Impossibile fermare quel flusso di sensazioni e di tenerezza, di passione e di caldo eccitamento che mi travolge; ogni mia parola si concretizza nelle sue frasi e ogni suo gesto si realizza tra le mie mani. Si passeggia, si balla, si nuota, si chiacchiera, si vive ogni singolo giorno come se fosse l’ultimo, con la stessa audace e profonda intensità con cui si vive un sogno durante la notte; liberi di donarsi e di godersi, di prendersi lasciarsi e rincorrersi come onde dello stesso mare e soffi di vento nel medesimo cielo. …Due entità separate e distinte ma parte dello stesso sogno d’amore. Nessuno giurerebbe sull’eternità di un rapporto, solo nei libri “vissero per sempre felici e contenti” perché cristallizzati su quelle pagine. Ma la vita è altro, la vita è rumore e silenzio, è rottura e scontri, è sorrisi e pianti…La vita è ai bordi di un marciapiede, lì dove inciampano cadono e si rialzano esseri umani mortali e fragili, angeli senza ali che vivono di speranza e di fede alla continua ricerca di ciò che, probabilmente, si nasconde a un palmo dai loro occhi ma che non riescono a vedere. L’eternità non ha senso se noi per primi siamo caduchi, effimeri e di passaggio, solo i ricordi profumano di immortalità. Qualsiasi cosa accada e comunque si dipingano le mie ore sulla tela del destino posso dire di aver vissuto il vero amore, di averlo sentito respirare ardere e scivolare dentro di me. L’ho incontrato, l’ho vissuto e l’ho perso…ma nulla potrà cancellarlo dai miei ricordi o prendere il suo posto. In qualsiasi universo nuovo e inaspettato viaggerò il suo infinito alito di dolcezza soffierà per sempre dentro di me; ci apparterremo per sempre nel corpo e nell’anima.
19 commenti:
l'anima gemella deve essere anche associata ad un periodo temporale.. ovvero nella nostra vita forse, a seconda del periodo, possiamo incontrare più di una anima gemella, più di un solo grande amore...
a volte però fa piacere anche solo osservare una coppia di belle mele.. Ah ah ah..
Risp. me,just an italian man: in effetti,ma io sono dalla parte di chi le coltiva e tu sei dalla parte di chi le raccoglie, credo:-)
nella mia vita ho riunito spesso le metà di mele,molte volte non combacianti,ma sempre con un ottimo sapore nella loro polpa,e come conclusione ai morsi con cui sono state divorate rimane il torsolo di racconti nel loro dolce o amaro che sia,pensando a quale era la parte marcia del frutto,convinto che fosse in entrambe le metà,ma che comunque insieme abbiano creato malinconie che accarezzano i ricordi.Poi succede,che la mela non venga divorata,ma rimanga intonsa,senza marcire,splendente nella sua lucentezza e rotondità e non diventa un racconto,non lo è.E' forse la mela del giardino dell'Eden,ma io amo il peccato e sempre l'amerò,se peccato è amare la propria anima gemella.
Risp. Nero_Catrame: E chi ti contraddice?...Non sia mai! Viva il peccato e la perdizione. L'unica cosa a cui non credo è la felicità legata ad un'anima sola per l'eternità!
Ps.. voi coltivate belle mele.. noi banane..
Poi nel periodo della raccolta.. è un gran casino!!
mmm però potremmo fare la macedonia!
ah ah ah..
;-P
ciao. eccomi in tuo aiuto. il blogroll è uno dei gadget di google che serve per essere aggiornato e far vedere anche agli altri i tuoi amici ogni volta che loro scrivono un nuovo post di cui può comparire o il titolo, o la foto, o l'inzio... oppure tutto insieme....
io ne ho addirittura 2 uno per gli amici ed uno per le cuoche per quando devo scegliere cosa preparare...
buona serata
spero di essere stata chiara
^________________^
Risp. Pupottina: Si, chiarissimo! Buona serata anche a te!
Rips. me,just an Italian man: se c'è il "latte" si può fare anche un bel "frullato"
;-)
che bel post! e che belle immagini hai messo..
ps_ sono una mela tagliata male e niente combacia bene!^_^
Risp. #Lacrima#: Grazie mille e benvenuta sul mio blog!
che dire..io per adesso ho trovato tutti altri tipi di frutta si vede!? e non è tutto perfetto rotondo rosso e buono come una mela...
spero prima o poi di trovarne una..
bello il tuo post..
s.
HEI ENZO SAPPI CHE SE PER X CASO,SBAGLIO,DESTINO...LEGGI QUESTO SCRITTO....è PER TE...SONO SETTE ANNI!!!!!
grazie amò...
e sono due...ma già lo sai
Risp. Miele: Grazie. Comunque chi ha detto che la mela è il frutto perfetto? Al massimo è il frutto del peccato! Magari i tipi di frutta che hai sperimentato tu sono migliori...bho;-)
Risp. Anonimo: Quando arrivi a otto anni avvisami e scrivo un post per l'anniversario!
Risp. Dot.ssa Freud: Poi ti mando il conto!
che bello ciò che hai scritto...
mi viene voglia di innamorarmi di nuovo.
ma io l'ho incontrato l'amore vero?
non lo so, davvero non lo so...
forse solo per pochi attimi ho provato ciò che tu hai descritto...poi la quotidianità ha rovinato tutto. per te invece nn è stato così. sono sicura che tu l'abbia incortrato, vissuto, e forse, poi perso. io, chissà, non l'ho neanche incontrato davvero
ho dimenticato di firmarmi,
ma penso tu abbia capito,
ti
Risp. ti: solo noi in prima persona possiamo riconoscere il vero amore! E se abbiamo la fortuna di incontrarlo, forse sarà il caso di viverlo fino in fondo finchè possiamo, indipendentemente da come va a finire!
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