giovedì 18 marzo 2010

Spalanca(ahaha)mi



E vorrei dirti che stanotte ero sola sotto quelle coperte, che era il lenzuolo a scivolare tra le mie gambe e non la tua mano calda e tremante. E forse era un sogno o forse era la realtà, ma qualcosa s’ incendiava tra le mie mani e cresceva lentamente, s’ingrandiva, si irrigidiva sino a farmi riscoprire l’emozione di un istante, quell’ istante in cui la mente è catalizzata da te. Le tue dita sfilano le calze dalle mie gambe che si aprono davanti ai tuoi occhi assetati di carne e di sangue, e la mia pelle si intiepidisce, si riscalda, diventa sempre più bollente su di te mentre passo dopo passo un audace strusciarsi si tramuta in gesti violenti; mi blocchi i polsi e sevizi in modo insano le parti più oscure del mio essere donna. Ancora, sempre di più, ti sento come fiamma che divampa in me mentre la tua lingua raccoglie tutti i miei folli desideri. Ogni mio labbro si inumidisce di te e si inarca la mia schiena tra le tua braccia; mi invadi tutta danzando tra i miei gemiti che irrefrenabili si scontrano contro il piacere che mi doni in ogni singolo movimento. E’ un dolce violentarsi, assaporarsi goccia dopo goccia risucchiando ogni parte di noi. Ancora e ancora fino in fondo senza tregua. Ti sento godere mentre mi scorri e mi vivi, mentre strappi a morsi dalla mia mente ogni mio razionale pensiero. Sono in balia del tuo possedermi, del tuo nutrirti del mio profumo, del tuo frustarmi a piccoli rintocchi con l’insaziabile voglia di appartenersi dentro e fuori.