giovedì 31 maggio 2012

Fino dentro




Sotto o sopra?
Dentro
Dentro come?
Profondamente
Con gusto


Gusto di?
Di Te

domenica 18 marzo 2012

Godo del tuo sbocciare



Ho udito la primavera bussare alla porta. Ora sono lì, con gli occhi persi in un cielo dall'inesauribile tepore che con i suoi raggi accarezza la natura, la solletica e osserva inerme il suo morbido eruttare.

Sono in quei voli di farfalle che baciano il polline dei fiori a pulsano di piacere.

Sono nel vermiglio di quelle ciliege che lasciano colare il loro succo sul mio collo bollente.

Sono sui pendii di quelle montagne dove silente scivola la neve e la vivace mano dei prati verdeggianti affonda tra i morsi degli aquiloni che sento scorrere irrefrenabili dentro di me.

L'universo sboccia, il mondo profuma,

io godo e mi lascio godere.

Senza quiete.
Senza pace.
Senza freni.

domenica 28 agosto 2011

Scuotimi sul cofano




Sono piena di te

Quando il mare delle tue mani

M’invade

Mi scava

E mi attraversa tutta

Aderendo pian piano ad ogni centimetro

Della mia pelle

Afferrami i polsi e scuotimi sul cofano della macchia

Mentre una pioggia di stelle attraversa il cielo

E racconta di noi

giovedì 9 giugno 2011

Non mi aprirai mai

Qualcuno dice che io sono buona
Ma io no
Qualcuno di ce che ho un'anima
Ma io no
Qualcuno dice che so amare
Ma io no
Qualcuno dice che mi conosce
Ma io no

Puoi conoscere il mio corpo ma non conoscerai mai me!

venerdì 28 gennaio 2011

Ora striscerai ai miei piedi



Hai violentato i miei pensieri con la tua mano che carezzava la mia pelle raccogliendo gocce di fuoco.
Hai violentato i miei gemiti, i miei sussulti, i miei assatanati e ruggenti sospiri.
Hai violentato le mie lenzuola strappandomi a morsi e risucchiandomi nella tua stanza.
Ora sono io su di te, ti lego, ti attacco ai miei polsi e tu sei obbligato a seguire i miei movimenti dissetandoti dal sudore del mio ansimante sguardo.
Mi sollevo sulle tue gambe, sulle tue braccia, sul mio ondeggiare caldo e sublime.
E tu dal basso non puoi far altro che abbassare le palpebre e ricordarti chi comanda e che la tua libertà dipende solo dal mio volerti far credere che sei libero da me.

venerdì 12 novembre 2010

Colpita





Ti ho visto invadere il mio corpo con lingue di fuoco che serpeggiavano su e giù attraversandomi tutta.

Ti ho sentito inondare il mio corpo con tempeste di emozioni che annegavano i miei respiri infrangendosi come onde sui miei pensieri.

Ti ho sentito abbandonare la stanza del mio cuore, mi son tirata su la coperta perché avevo freddo e mi sono messa a dormire sperando solo di aver vissuto un incubo.

mercoledì 13 ottobre 2010

Attimi di Carne




Eccoci qui.

La musica a palla scatenata da quelle voci rauche, le chitarre sparano incontrollate note di sé negli amplificatori e gli occhi guardano a intermittenza quello che i riflettori ad un concerto rock decidono di far vedere.

Lui è dietro di me. So tutto di lui, o forse credo. Insomma mi basta sapere che ha uno oceano azzurro in cui annegare quando mi guarda. Non conosco nemmeno il suo nome.

Ma la sua mano risale la mia conscia mentre il mio sguardo non si distoglie dal palco per godere di quei gesti solo attraverso scatti di percezione. Il suo corpo si avvicina al mio. Non ho indossato le calze, troppo caldo. E’ bastato un vestitino corto con un paio di stivali di pelle per far serata.

Le sue dita spingevano tra le mie gambe sempre più forte, con sempre maggiore curiosità fino a scomparire sotto la scampanatura della gonna. Il mio corpo ha iniziato ad oscillare seguendo le armonie dei suoi tocchi e non riuscendo più a seguire la musica.

All’improvviso quando sembrava essersi allontanato e perso nella folla, mi afferra il polso e senza proferir parola mi porta in bagno. Chiude la porta alle sue spalle a chiave e lascia il mondo fuori da quella soglia. Le sue mani ingorde afferrano ogni parte del mio corpo e i suoi denti bottone dopo bottone avanzano sempre più nella scollatura. Sento la sua lingua scivolare sul mio collo mentre le sue gambe con violenza si fanno spazio tra le mie. Un fiume di indomabili brividi mi attraversa la schiena seguendo le orme lasciate dalla sua bocca. Mi morde i sensi e i gesti e ogni insoffocabile gemito in cui il mio corpo si svende a pochi spiccioli di godimento. Mi sbatte contro il muro, forte, sempre più forte come se volesse attraversami completamente ma baciando le mie guance e le mie labbra con la dolcezza di un volo di farfalle. All’improvviso afferra con le mani le mie cosce e mi solleva facendomi completamente sua, invadendo ogni mio più oscuro istante di piacere. Poi qualche piccolo gemito strozzato e un abbraccio, un abbraccio di corpi ma non di anime. Un sorriso e la musica, che nessuno dei due aveva più ascoltato, torna a riecheggiare nelle nostre orecchie.

Passo davanti allo specchio prima di uscire dal bagno e mi soffermo sulla mia immagine riflessa. Nulla di cui rimproverarmi.

Il sesso ti strappa solo i vestiti ma l’amore ti strappa via il cuore. E alcune volte nella vita bisogna fare una scelta.