E voi cosa mi raccontate? Quanl'è il vostro sogno più surreale? 

Le cose più pericolose sono forse le più belle
 
 

 Inutile negarlo ma nella comunicazione uomo-donna ci sono degli standard dialogici abbastanza ricorrenti che caratterizzano situazioni che molti di noi, almeno una volta nella vita, hanno vissuto…e se non personalmente, per sentito dire da altri.
 Inutile negarlo ma nella comunicazione uomo-donna ci sono degli standard dialogici abbastanza ricorrenti che caratterizzano situazioni che molti di noi, almeno una volta nella vita, hanno vissuto…e se non personalmente, per sentito dire da altri.



 Il mio dito parte dalla tua fronte e lentamente scende sul sentiero di pelle del tuo naso, scivola pian piano tra le labbra e disegna il contorno della tua bocca purpurea e sanguigna. Forzo ogni barriera e penetro con irruenza tra i tuoi denti facendomi spazio tra i tuoi respiri. Il mio dito gioca con la tua saliva carezzando la tua lingua mentre con eccitante forza lo succhi e lo assapori. La pelle si fa sempre più bollente, quasi incandescente perdendosi tra le prepotenti vibrazioni del tuo corpo che scalpita e freme. Mi nutro con ingordigia della tua pelle mentre liquidamente scende la tua lingua sui miei più dolci pendii. Gli istanti si bloccano in un solo ed unico attimo e tutto si ferma; sprofondi nel mio sguardo ammiccante che maliziosamente ti invita ad infilare una mano tra le mie cosce sollevando la gonna e strappando via il perizoma. Il tuo braccio sinistro mi cinge la vita, mi sollevi di peso e con soffice violenza mi poggi sul cofano della tua auto, ti insinui voracemente tra le mie gambe e cominci a scuotermi, ad usarmi, a sbattermi passionalmente sui tuoi gemiti ansimanti. Ti sento avanzare sempre più in profondità e passo dopo passo cresce il tuo piacere dentro di me. Apri e spalanchi le porte della mia sensuale perversione ammanettando ai miei polsi i più audaci desideri. Il respiro si fa affannoso e piccole urla di intenso godimento escono irrefrenabili dalla mia gola. Un orgasmico travolgersi dei sensi sgorga impetuoso dal tuo corpo e sfocia in me, incalza il ritmo tumultuoso del tuo essere e ti sento, ti voglio, ti godo…ancora, ancora e ancora, sempre di più.
 Il mio dito parte dalla tua fronte e lentamente scende sul sentiero di pelle del tuo naso, scivola pian piano tra le labbra e disegna il contorno della tua bocca purpurea e sanguigna. Forzo ogni barriera e penetro con irruenza tra i tuoi denti facendomi spazio tra i tuoi respiri. Il mio dito gioca con la tua saliva carezzando la tua lingua mentre con eccitante forza lo succhi e lo assapori. La pelle si fa sempre più bollente, quasi incandescente perdendosi tra le prepotenti vibrazioni del tuo corpo che scalpita e freme. Mi nutro con ingordigia della tua pelle mentre liquidamente scende la tua lingua sui miei più dolci pendii. Gli istanti si bloccano in un solo ed unico attimo e tutto si ferma; sprofondi nel mio sguardo ammiccante che maliziosamente ti invita ad infilare una mano tra le mie cosce sollevando la gonna e strappando via il perizoma. Il tuo braccio sinistro mi cinge la vita, mi sollevi di peso e con soffice violenza mi poggi sul cofano della tua auto, ti insinui voracemente tra le mie gambe e cominci a scuotermi, ad usarmi, a sbattermi passionalmente sui tuoi gemiti ansimanti. Ti sento avanzare sempre più in profondità e passo dopo passo cresce il tuo piacere dentro di me. Apri e spalanchi le porte della mia sensuale perversione ammanettando ai miei polsi i più audaci desideri. Il respiro si fa affannoso e piccole urla di intenso godimento escono irrefrenabili dalla mia gola. Un orgasmico travolgersi dei sensi sgorga impetuoso dal tuo corpo e sfocia in me, incalza il ritmo tumultuoso del tuo essere e ti sento, ti voglio, ti godo…ancora, ancora e ancora, sempre di più. Premettendo che, come ben sapete, il mio non è un blog di denuncia sociale voglio mettervi al corrente di un fenomeno banale ma sintomatico che credo lascerà perplessi anche voi.
 Premettendo che, come ben sapete, il mio non è un blog di denuncia sociale voglio mettervi al corrente di un fenomeno banale ma sintomatico che credo lascerà perplessi anche voi. mi trovavo nell’hole degli uffici e lì, alle 12.40 c’erano tutti i dipendenti che, raggruppati tra loro, chiacchieravano in attesa delle ore 13.00 per timbrare il cartellino. E a quel punto mi sono spiegata il motivo di tutte le mie telefonate a cui nessuno rispondeva.
mi trovavo nell’hole degli uffici e lì, alle 12.40 c’erano tutti i dipendenti che, raggruppati tra loro, chiacchieravano in attesa delle ore 13.00 per timbrare il cartellino. E a quel punto mi sono spiegata il motivo di tutte le mie telefonate a cui nessuno rispondeva. Un giorno conosci un tipo. E’ attrazione all’istante, i suoi occhi ti penetrano l’anima e bastano due chiacchiere per sintonizzarvi sulla stessa linea d’onda. Un discorso tira l’altro, pranzate cenate sorridete e mille parole si inseguono trascinando ore e ore insieme. Le sue dita sfiorano la tua guancia, ti accarezza la mano e il cuore batte all’impazzata tornando indietro di anni e riprovando quelle dolcissime sensazioni adolescenziali che credevi assopite e che invece riaffiorano un giorno quando meno te l’aspetti. Ci si rincorre con gli sguardi, si sussurrano dolci complimenti vestendoli con innocue battute e mentre il mondo gira vorticosamente, voi due vi fermate in quell’istante, tutto per voi. E tu chiudi gli occhi e nei tuoi sogni in quel momento vorresti perderti con lui in un intreccio di bocche e di lingue, il passionale preludio di una sensuale e violenta tentazione di sbatterlo contro il muro, strappargli i vestiti di dosso e affondare le mani nella sua carne profumata e inquietante. Poi d’improvviso riapri gli occhi e scopri che quella sensuale follia era tutta nella tua mente; anneghi nella tenerezza del suo sguardo che non smette di carezzarti e quei due giorni di romantiche effusioni ti riempiono il cuore, schiudendo l’addio in un dolcissimo bacio sulle labbra. Sorridi e sei felice.
Un giorno conosci un tipo. E’ attrazione all’istante, i suoi occhi ti penetrano l’anima e bastano due chiacchiere per sintonizzarvi sulla stessa linea d’onda. Un discorso tira l’altro, pranzate cenate sorridete e mille parole si inseguono trascinando ore e ore insieme. Le sue dita sfiorano la tua guancia, ti accarezza la mano e il cuore batte all’impazzata tornando indietro di anni e riprovando quelle dolcissime sensazioni adolescenziali che credevi assopite e che invece riaffiorano un giorno quando meno te l’aspetti. Ci si rincorre con gli sguardi, si sussurrano dolci complimenti vestendoli con innocue battute e mentre il mondo gira vorticosamente, voi due vi fermate in quell’istante, tutto per voi. E tu chiudi gli occhi e nei tuoi sogni in quel momento vorresti perderti con lui in un intreccio di bocche e di lingue, il passionale preludio di una sensuale e violenta tentazione di sbatterlo contro il muro, strappargli i vestiti di dosso e affondare le mani nella sua carne profumata e inquietante. Poi d’improvviso riapri gli occhi e scopri che quella sensuale follia era tutta nella tua mente; anneghi nella tenerezza del suo sguardo che non smette di carezzarti e quei due giorni di romantiche effusioni ti riempiono il cuore, schiudendo l’addio in un dolcissimo bacio sulle labbra. Sorridi e sei felice.  
 Lo portò su in quella coltre azzurra e lo appese ad un pezzo di cielo, lì dove pendono e cadono tutte le stelle. Dopo quel giorno non l’ho più rivisto; ma torno ogni notte a fissare l’infinito col naso all’insù e gli parlo, gli sussurro, ci litigo, ci piango, gli sorrido. In realtà lui non mi risponde mai né si fa vedere, ma sento il suo calore che scende furtivo , s’avvicina e m’abbraccia mentre i miei occhi fissano quell’intermittente luccichio nell’oscurità:
lui non mi ha abbandonata, è solo andato a vivere un po’ più in là. 


 ore.
ore. tro corpo;
tro corpo;
 cane che sta facendo la pipì vicino la ruota della vostra macchina! Anzi, ditele che è inutile che lei continui ad alzare il volume col telecomando perché quello dove sta guardando non è il monitor della sua tv ma il vostro finestrino;
 cane che sta facendo la pipì vicino la ruota della vostra macchina! Anzi, ditele che è inutile che lei continui ad alzare il volume col telecomando perché quello dove sta guardando non è il monitor della sua tv ma il vostro finestrino; ando, un’improvvisa folata di vento vi travolge e voi finite inspiegabilmente a cavalcioni su di lui(Fortuna che avevate la gonna!!!!);
ando, un’improvvisa folata di vento vi travolge e voi finite inspiegabilmente a cavalcioni su di lui(Fortuna che avevate la gonna!!!!);