venerdì 18 dicembre 2009

Scorrimi



E s’inarca la mia schiena
per l’incauto scivolare della tua mano
tra le mie gambe
mentre l’audace dimenarsi
delle tue aggressive perversioni
violano il pudore
che mi separava da te
Ma ora ti sento
ti cerco
ti voglio
mi apro all’avanzare
del tuo fremente corpo
che
come soave melodia
danza in me

venerdì 13 novembre 2009

In...dentro



Dentro di me
Dentro di te
Dentro quello sono
Dentro quello che vorrei essere
Dentro quello che sono per gli altri
Dentro quello che sono per me
Dentro i tuoi occhi
Dentro il mio corpo
Dentro il mondo al di là di noi
Dentro il mondo con noi
Dentro le parole, i sospiri, i gemiti
Dentro tutto quello che crediamo sia fuori

martedì 27 ottobre 2009

Telefon(am)ando


A telefono.
Lui-“Amore mi manchi davvero”
Lei-“Anche tu, ho troppa voglia di rivederti, non ce la faccio a stare sempre così a distanza”
Lui-“Vorrei averti nel letto qui accanto a me”
Lei-“Allora fai una cosa: mettiti a dormire sul fianco ed io quando ti sarai addormentato verrò e mi stenderò dietro di te e ti abbraccerò forte forte con tutto il mio amore. Quando ti sveglierai però se non mi troverai non vuol dire che non sono venuta ma che c’ero e poi mi sono dovuta svegliare velocemente per correre a lavoro”
Lui sorride.
Lei-“Ti amo tantissimo”
Lui-“Anche io”

lunedì 12 ottobre 2009

In-vita



Cara vita,
ho imparato a camminare e dai carponi sono passata al motorino.
Ho imparato a parlare a sorridere e a gioire
ho imparato a piangere e ad asciugare le mie lacrime
ho imparato che cadendo per terra posso stracciarmi i jeans
ma non ho mai smesso di correre
Ho imparato a pettinarmi i capelli
a fotografare i tramonti
e regalare un fiore alla persona che amo
per vederla sorridere anche per pochi istanti
Eppure cara vita
sai cosa ti dico?
Che dopo tutti questi anni passati insieme
non ti ho ancora capito.

mercoledì 23 settembre 2009

E tra le lenzuola dolcemente farsi...

Il mio corpo ha iniziato a vibrare
il sublime scivolare delle tue mani sulla mia carne bollente
E muore il mio sguardo nei tuoi occhi
lì dove i raggi del sole
incontrano la tua anima
Ti sento ansimare
le lenzuola si sollevano e sotto una coltre di feroce ardore
avanzi tra le mie cosce
e le mie voglie
Ti desidero
ti cerco
ti godo
e passo dopo passo
affannosamente sento rincorrersi i nostri corpi
mentre le tue mani frenano i miei polsi
E' meraviglioso averti
e sentirti
viverti
respirarti
leccarti
E' meraviglioso
fare l'amore con te
e dolcemente amarsi

domenica 20 settembre 2009

PRO(I)STITUZIONE


Intervistatore:”Cari ragazzi cosa volete fare da grandi?”
Claudia:”La velina”
Marco:”Il fotomodello”
Francesco:”L’attore”
Terry:”La veterinaria”
Sabrina:”La prostituta”
Intervistatore:”La prostituta? Ma non è un lavoro!”
S:”Certo che è un lavoro. C’è un capo, io offro un servizio al mio cliente e lui mi paga per averlo”
I:”Ma è illegale!”
S:”Anche la mafia lo è…eppure i politici ci sguazzano dentro!”
I:”Si ma vieni sfruttata!”
S:”Perché quelli che ti fanno lavorare 12 ore al giorno per 30 giorni e ti pagano 500euro? Almeno sulla strada guadagno di più”
I:”Ma lo sai che se ti ferma una pattuglia della polizia ti sbatte in galera?”
S:”In galera? Seeee. Quando si fermano sul lungomare per fare le multe alle auto in divieto di sosta, passano a salutarci e qualcuno ne approfitta per avere il servizio gratis col ricatto”
I:“E se un giorno ti innamori di un ragazzo”
S:”Mi hanno spiegato cosa sono chat porno, relazioni virtuali e playstation. Ma nessuno mi ha insegnato cosa vuol dire amare”.

giovedì 10 settembre 2009

Dolce emozione



Abbracciarsi
coccolarsi
ricorrersi come granelli di sabbia
smossi dal vento
Il dolce fluttuare delle nostre
sensazioni
mentre noi
invasi dal calore di uno sguardo
godiamo di un semplice bacio
casto
puro
dolce
lievemente audace
che spicca il volo nelle nostre menti
e rapisce i nostri cuori
Si
sappiamo ancora emozionarci
sorridere
e assaporare
il lento scivolare
delle nostre lingue
e delle nostre bocche
lì ove il sole poggia i suoi raggi
e le nostre anime partoriscono un amore

...IL GRANDE RITORNO.........

Ciao Amiciiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!
Ebbene si, dopo una caliente estate si ritorna a bomba tra post, commenti, amici e blogger...un bacione a tutti!!!!!!!!!!!

mercoledì 22 luglio 2009

Dopo averti perso…

Quel giorno ho tirato un sospiro di sollievo credendo che l’allontanamento da te avrebbe favorito il ritrovamento di me stessa, del mio essere e della mia anima. E quel giorno sembrava davvero tutto possibile. Ma quando il giorno dopo sono uscita per una passeggiata ho visto la panchina su cui ci siamo baciati, ho udito la canzone che abbiamo ballato, ho sentito il profumo del tuo bagnoschiuma.
Ho sentito improvvisamente scomparire tutta quella rabbia e quell’odio che credevo di nutrire, che allontanava da me la voglia di richiamarti. Sei il mio chiodo fisso, la mia silenziosa persecuzione, il virus venereo che ha avvelenato il mio corpo impossessandosi dei miei sentimenti e dei miei pensieri. Sei tu che 24 h su 24 ritorni come ossessione dentro di me risplendendo nelle cose che faccio, che sento, che dico; sei la mia costante incapacità di inspirare profondamente fino in fondo. Quando raggiungo il limite, mi ritraggo perché senza di te mi manca il respiro o forse mi manca la vera voglia di respirare. E’ pesante ogni giorno riaprire gli occhi nel letto, guardare il soffitto e ripercorrere su quel pezzo di muro confusi scorci di noi e della nostra storia. Sembra impossibile addormentarsi ogni notte senza rivolgere un ultimo pensiero al nostro dolce fare l’amore. Non trovo pace anche quando sembra che ci sia, non trovo la felicità anche quando sembra di averla incontrata perché la mia vita aveva senso quando tu eri con me. Non sei il semplice ricordo, ma la ragione della mia esistenza e hai portato via con te la possibilità per il mio cuore di tornare a battere per qualcun’altro. Non posso sperare di riaverti se tu eri la mia dannazione, la mia malata perversione, il mio oblio; voglio ritrovare la mia identità, la mia libertà, la mia voglia di vivere una vita tutta mia senza di te.

Ti Amo

domenica 19 luglio 2009

....GRRRRRRRRRRRRRRRRRRR.....(Qualcuno vi ha in pugno)

Un giorno ho aperto lo sportello della macchina e stavo per mettere il piede fuori quando all’improvviso il mio sguardo fu attirato da uno strano andirivieni. Misi di nuovo la gamba dentro e mi affacciai per rendermi conto di ciò che stava accadendo: c’erano un gruppo di frenetiche formiche che ordinatamente andavano e venivano con piccoli pezzetti di cibo in bocca o alla ricerca di qualcosa da mangiare. Erano tutte in fila o comunque si percepiva una certa logica nel loro costante tragitto. Dall’alto della mia innocua bastardaggine, ho seguito un impulso e ho fatto una cosa forse tremenda. Ho soffiato delicatamente su di loro e poi, dopo aver tolto il tappo ad una bottiglietta, ho versato delle piccole gocce d’acqua in una zona vicina a loro. Ragazzi non potete capire…si è scatenato il putiferio, sembrava una scena in stile “The day after tomorrow”, tipo quei film americani ad alta tensione in cui un fenomeno naturale o artificiale scatena il panico nella nazione finché arriva l’eroe di turno che salva il mondo. Beh, le formiche hanno sciolto le righe e hanno iniziato a correre all’impazzata, tutte in fuga verso direzioni differenti, si era scatenato il panico, il delirio più totale, sembrava fosse sopraggiunto il giudizio universale. Lo so che forse dovrei confessarmi per aver così spudoratamente reso manifesta la legge del più forte ma vi garantisco che nessuna formica è rimasta ferita. E’ stato forse un lieve lapsus emotivo in cui ho visto cosa vuol dire avere potere di vita e di morte, il controllo e la gestione di altre vite racchiusi in una mano. E’ stata una sensazione stranissima. Vi garantisco che non sto dando di matta; forse anche su di noi c’è qualcuno che tira le fila, qualcuno che ci fa credere di essere padroni incondizionati della nostra esistenza ma che magari ci pilota come burattini. Non lo so. Forse con la sua grande mano decide di far sfracellare gli aerei sulla terra, o con un calcio nell’oceano fa sollevare onde talmente alte da alte da distruggere interi paesi. Poi mi soffermo a guardare il mondo e mi rendo conto che molte cose le abbiamo causate noi, che spesso messi dinanzi ad un bivio scegliamo la strada più facile e non quella più giusta, che spesso avremmo davvero nelle mani il potere di poter cambiare le cose ma non lo facciamo. Non lo so…io decido di mangiarmi un bel gelato al cioccolato e di continuare a fare l’amore e a scrivere quello che la mia perversa mente partorisce.

mercoledì 15 luglio 2009

Ignoto

Nessun'altro può sapere ciò che abbiamo davvero dentro e spesso, non lo sappiamo neppure noi!

domenica 12 luglio 2009

No cazzo, adesso basta!

Capita spesso nella vita di bendarci gli occhi. E non per acuire gli altri sensi e svilupparli. Fingiamo di credere e volutamente cerchiamo di non vedere quello che palesemente ci si presenta davanti agli occhi. Forse perché abbiamo paura di perdere qualcosa, forse perché siamo stanchi di svegliarci al mattino con i pugni alti pronti a lottare o forse perché abbiamo il cuore così lacerato, che un’altra ferita potrebbe essergli letale. E magari osserviamo dal buco della serratura la nostra vita soffrendo in silenzio, spiando la nostra esistenza senza viverla davvero. Poi un giorno come un altro ci svegliamo e decidiamo che tutto questo ci ha rotto le palle, che il gioco è bello quando dura poco e che qualcuno dice “Panta rei”,ma io gli rispondo: no cazzo, qui ci si ferma, ti spacco la faccia e ti faccio capire che il mio non vedere è stato solo un soffio di speranza nella gente affinché comprendesse l’errore da sola prima di arrivare al definitivo punto di rottura.


mercoledì 1 luglio 2009

La mia lingua su di te

Ti farei tra le onde
tra le dolci salite
e le tumultuose discese
del mio corpo
dove tu
come mare in tempesta
scivoli
ovunque
carezzandomi tutta
E sento l’attrito
della tua carne sulla mia
mentre
salendo e scendendo
sfondi le porte del mio desiderio
ed ti avvolgo
e ti avvinghio
risucchiando con la lingua
la voglia che ho di te
Bloccherò ogni tuo movimento
ogni tuo gesto
ogni tuo respiro ribelle
frenando i tuoi polsi
e le tue gambe
morso dopo morso
Ti farò godere
ti farò urlare
continuerai a sognare
morendo di piacere
sulla mia bocca bagnata

giovedì 25 giugno 2009

Una fica(ta) per 4 soldi!

E oggi cari amici si discute dell’ego maschile e del come i nostri cari maschietti adorano soddisfarlo. Dunque sorge spontanea una domanda: perché i maschi vanno a puttane?!
Perdonate la “schietta durezza” della mia espressione ma non ho nulla contro le donne che fanno questo lavoro, se lo fanno è perché forse c’è qualcuno che ci va. Ma quello che mi incuriosisce di più è capire cosa si cela dietro la mente dell’uomo che ci va. Dunque riassumendo: vanno con l’auto sul ciglio del marciapiede, chiedono il prezzo e mercanteggiano come se stessero acquistando un kg di pesche, la fanno salire a bordo e ci scopano. E poi? Si sentono soddisfatti? Quale grande autostima possono accrescere nella consapevolezza che ogni gemito, ogni respiro ansimante, ogni finto amplesso gli costa dai 150 euro in su? Anzi, dulcis in fundo ora ci sono pure gli all -inclusive per mete turistiche sessuali in cui comitive di quattro/cinque ragazzi si organizzano per raggiungere un orgasmo. Figuriamoci cosa faranno con l’avvento dell’andropausa. O forse gli uomini sono eccitati dal fatto di pagare! O forse sono così miseramente vili da non riuscire a mandare a monte un matrimonio che non funziona a letto perché gli fa comodo! O forse la solita donna a cui si è detto “nel bene e nel male, per tutti i giorni della mia vita” annoia e quindi occorre cambiare! O forse si pensa che le prostitute sappiano farlo meglio delle proprie compagne!
Forse se anziché scoparsi una prostituta stessero a casa con la moglie o con la compagna si accorgerebbero del completino sexy che hanno indossato per fare un’amorevole sorpresa pensata col cuore!
Beh care donne, vi dico solo che ci sarà un motivo se le prostitute sono più dei ragazzi escort! Spero solo che quando uno di quelli torna a casa dopo aver scopato con una prostituta, non abbracci i figli con le stesse luride mani e non faccia l’amore con la moglie dopo aver corso il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

venerdì 19 giugno 2009

La voce dei ricordi

Riconosco questi posti quando ci passeggio
c’è ancora il prato verde appena tagliato
in cui si sperdono le foglie ingiallite dall'autunno,
gli alberi si riflettono ancora nei cerchi concentrici
dell’acqua che si formano quando lancio le pietre
nel lago
e il vento mi sussurra sempre dolci parole.
Manchi solo tu
manchi a questo paesaggio
manchi a questa vita
manchi a questo cuore che lacrima per te!
Ti Amo

giovedì 11 giugno 2009

Siamo quel che scopiamo

Davide ed Eleonora sono sposati da quindici anni e hanno un figlio di sedici anni che si chiama Luca.
Davide esce ogni mattina per andare a lavorare e non perde mai nemmeno un minuto del suo tempo per chiamare la moglie perché è troppo impegnato; è libero solo alcune ora a settimana in cui anziché pranzare si scopa la segretaria. Luca, quando torna da scuola, si chiude in bagno prima che i genitori tornino masturbandosi pensando alla vicina di casa di trent’anni più grande di lui che indossava un vestitino morbido sotto cui sbirciava quando saliva le scale. Luca ignora che quella donna si veste da giovincella non solo perché ha il fisico per farlo, ma perché il marito l’aveva tradita con una ragazzina più giovane di vent’anni e lei l’aveva perdonato, ma non nel suo cuore.
Eleonora si lascia corteggiare dal suo capufficio che ogni volta la spoglia con gli occhi e lei si sente viva, si sente desiderata come il marito non riesce più a fare da un sacco di tempo.
La sorella di Eleonora ha un fidanzato da tre anni, Claudio; ma da pochi mesi si porta a letto il suo migliore amico perché ama Claudio all’ennesima potenza ma lui non la soddisfa sessualmente, lo fanno solo a letto, sempre e solo nelle due ataviche posizioni ormai codificate e cristallizzate da tempo. Lei ha provato a stimolarlo con indumenti e giochi per rendere più audace il loro rapporto, ma lui non si accorge nemmeno se lei va dal parrucchiere e cambia colore di capelli. I genitori di Davide dopo trenta anni di matrimonio si svegliano, mangiano, guardano la tv, cenano e non si ricordano nemmeno l’ultima volta in cui hanno scopato. Lui non stima più la moglie, ha da ridire ormai su come prepara il sugo, su come fa la polvere, su come si veste o sul modo in cui mangia. Lei lo rimprovera sempre per la superficialità con cui gestisce i problemi in casa o sul fatto che guarda sempre la tv anziché chiacchierare con lei.
La portiera del palazzo in cui abitano Eleonora e Davide ha sessantacinque anni, un fisico chiatto e le gambe colme di vene varicose; il marito ha una pancia grande quanto un pallone, fuma e beve birre e va ai giardinetti per giocare a carte con gli amici e sfottere le badanti rumene che si ritrovano lì nelle ore di pausa lavoro.
Sara studia, non ha nulla a che spartire con i personaggi su menzionati; prende l’autobus per andare in facoltà, va a correre tre volte a settimana e fa la promoter nei week-end. Sta con un ragazzo che lavora e ha sei anni più di lei. Fanno sesso quasi regolarmente, si divertono con giochi e posti sempre diversi e si amano da morire. A entrambi piacciono gli sguardi d’ammirazione e gli innocenti flirt con gli estranei che li fanno sentire desiderati, ma nessuno dei due ha mai tradito l’altro.
Allora ci si sveglia una mattina e si cerca una spiegazione a troppe domande senza risposta; inutile girarci attorno. Miei cari umanoidi dotati di peni e vagine ora vi dico che la vita è sesso, è attrazione sessuale, è quella strana chimica di attrazioni e repulsioni che dominano ogni nostra azione, pensiero, decisione facendoci percepire la realtà con un organo più potente del cervello: quello genitale. Potremmo, come disse Russeau, nasconderci dietro la definizione di animali razionali, ma siamo e saremo sempre degli animali.
Credo che Cartesio oggi non direbbe più Cogito ergo sum ma Coito ergo sum.

lunedì 8 giugno 2009

...Sulla mia bocca...TU...

Ti afferro
ti spoglio
ti lego
e morso dopo morso
saggerò il gusto intenso
del tuo sguardo assetato di me
mentre la dolce sofferenza dell’attesa
si accende sulla tua carne fremente
E mi avvento al tuo
esser
sublime
il dolce venire
in perversi movimenti
Posso averti e prenderti
quanto voglio
violento i tuoi desideri
e mi nutro di te
berrai dal mio seno
scivolando in me

mercoledì 3 giugno 2009

The end...(ma non è un film!)

1.Io,Denaro,sono il tuo Dio e non ne avrai altri al di fuori di me.
2.Non usare il libretto degli assegni invano.
3.Ricordati di santificare le feste e tutti i santi quando ti arrabbi e bestemmi.
4.Onora il padre, la madre, l’amante di tuo padre, il compagno di tua madre e tutta la famiglia allargata.
5.Non ammazzare se c’è qualcuno che ti riprende col cellulare e mette i video su youtube. Fallo quando sei solo
6.Non commettere atti impuri con le riviste porno, ormai hanno inventato le chat.
7.Non rubare quando gli altri ti guardano, aspetta che vadano via.
8.Non mentire, tanto c’è chi lo farà per te
9.Non desiderare la donna d’altri, prenditela e basta.
10.Non desiderare la roba d’altri, rubala..è più facile.

E se il mondo va in rovina, non chiedetemi perché!

domenica 31 maggio 2009

Indietro non si torna...eppure t'amo


Io e te?
Mai
mai in questo cielo
in questo mondo
tra quelle onde o su quella panchina
Mai
in questa realtà in rovina
o tra i colori dell’arcobaleno

Io e te?
si
ma solo nei ricordi
di quanto ci siamo amati

venerdì 29 maggio 2009

Questa davvero non la sapevo!!!

Credevo di conoscere ormai quasi tutto delle ataviche differenze tra uomo e donna! E se molte come me credevano che il mal di testa come scusa per non far sesso e il fingere un orgasmo fossero due prerogative puramente femminili, beh ...udite, udite non è più così!
Oggi pomeriggio chiacchieravo con un mio amico il quale, sconvolgendo l'iperuranio delle mie convinzioni su Marte e su Venere, mi ha confessato che una volta gli è capitato di fingere un orgasmo. Dopo il rapporto, ha prudentemente tirato fuori il membro e poi, distraendo la ragazza con due bacini, ha sfilato il preservativo e l'ha avvolto nel fazzoletto senza che lei potesse accorgersi che era vuoto! Ora abbiamo davvero raggiunto la parità dei sessi...o del sesso?!?!?!?

mercoledì 27 maggio 2009

Per poche notti...

Ci sono delle cose nella vita che sono belle perchè sono inspiegabili. Ti capitano quando meno te l'aspetti, ti colgono di sorpresa e ti lasciano nel cuore pochi giorni di caldi ricordi che passano dalla fremente passione alla dolce amicizia. L'affetto rimane, si rincorre per le strade della mente e si disegna sul viso un malinconico sorriso di silenti emozioni. Poche notti, poco tempo, poco spazio…ma nell’anima tanto affetto, tanto tanto tanto affetto.

lunedì 25 maggio 2009

Figlie della strada...

Caro diario,
come sempre quando cala il buio io rimango nella roulotte a guardare i cartoni animati. Mamma mi ha cucinato una cotoletta con delle patatine fritte e mi ha dato un cioccolatino al latte come piace a me.
Poi, prima di uscire, ha alzato il volume della televisione; io le ho detto che sentivo benissimo ma lei mi ha detto che quando sta fuori con quegli uomini che la vanno a trovare io devo sempre alzare il volume così le fatine e le principesse della tv scacciano i brutti sogni dalla mia mente. Non so perché esce sempre con un cappotto caldissimo anche d’estate, non ho mai visto i suoi vestiti quando la notte va via per lavoro. Mi ha sempre detto che si sporcano se esce senza soprabito.
Un giorno una bimba a scuola mi disse che la sua mamma faceva la maestra e quando mi chiese il lavoro della mia non sapevo cosa risponderle. Allora lo chiesi alla mia mamma il pomeriggio quando tornai e lei mi disse che si occupava di importanti uomini d’affari che avevano bisogno di lei per tradurre dei documenti dall’inglese all’italiano quando tornavano dopo lunghi viaggi all’estero. Le sua amiche di lavoro hanno altre figlie della mia stessa età e anche loro frequentano la scuola elementare, anche loro vedono la tv la sera a volume molto alto e anche le loro mamme escono dalla loro roulotte sempre con i cappotti addosso. Le mamme di queste bimbe però fanno altri lavori: una fa i turni di notte in ospedale e un’altra aiuta i vecchietti quando fa buio perché hanno paura di star soli in casa.
Quando la mia mamma torna da lavoro io spesso faccio finta di dormire ma la vedo che va subito in bagno a farsi la doccia e anche se c’è il rumore dell’acqua la sento piangere per tanto tempo. Non le ho mai chiesto il motivo perché se si accorge che sono ancora sveglia quando torna, mi sgrida. Però mi accorgo di quando la mattina all’alba si mette accanto a me nel letto, mi rimbocca le coperte, mi stringe forte al suo petto, tanto forte che riesco a sentire il battito del suo cuore, e mi riempie di baci.
Ps.Un pensiero a quanti vivono la strada...

giovedì 21 maggio 2009

Amare? Cioè? Bho!

Un giorno inizi a chiacchierare con una persona, e sorridi sorseggiando un caffè che sembra dolcissimo: sei troppo persa nei suoi occhi per accorgerti che hai dimenticato di aggiungere la zucchero. E poi si ride, si gioca, ci si rincorre nelle frasi e negli sfioramenti, un pizzico di ancestrale pudore per celare l’imbarazzo e la timidezza e l’intensa emozione di un batticuore troppo difficile da gestire. Tutt’intorno lo sfondo diventa sfocato e sparisce, il mondo si ferma e restate solo voi due, pronti a scoprivi, a leggervi, a sussurrarvi parole tenere per poi perdersi tra le lenzuola di una sfrenata passione…e nasce una storia d’amore. Diventa bello far la spesa, andare al cinema, passeggiare senza ombrello sotto la pioggia estiva, giocare a palle di neve, raccoglier fiori e camminare in equilibrio sul bordo del marciapiede perché se cadi c’è sempre chi ti tiene per mano e ti sorride. Passano i mesi e qualcosa comincia a cambiare, le discussioni non si concludono con il solito abbraccio ma sbattendosi il telefono in faccia, non ci si guarda con la stessa emozione che ci faceva palpitare, l’incazzatura non si spegne in un bacio e l’arcobaleno comincia a non apparire più dopo il temporale. La pazienza e il limite di sopportazione hanno raggiunto la cima, ora è tutta discesa libera verso la disfatta. Ma dove sono finiti i baci, gli abbracci e i sorrisi? Pensavi durasse per sempre e invece i sogni cominciano a infrangersi uno dopo l’altro sugli scogli della realtà con i suoi problemi, i suoi sconvolgimenti e le sue difficoltà. E’ facile innamorarsi, ma è difficile riconoscere qualcosa di unico e speciale quando lo incontri. Eppure sarebbe più facile, sarebbe più semplice riuscire a fare un patto con se stessi prima che con l’altro; forse se riuscissimo ad innamorarci dei difetti dell’altro, dei suoi piccoli errori, delle sue cattive abitudini, delle sue insopportabili smorfie e dei suoi singhiozzanti cattivi umori, avremmo il resto della vita per scoprire cosa nasconde di bello e di meraviglioso che può donarci giorno dopo giorno per l’eternità(o almeno per quel che durerà).

mercoledì 20 maggio 2009

Scrisse bene un cantante...Vaff******!

E oggi si, sono davvero incazzata. Incazzata con me stessa perché non sono bastarda, incazzata con questo mondo in cui va sempre avanti il più furbo e non il più meritevole, incazzata con questa favola che chiamano vita in cui vince sempre il cattivo e non il buono. E non uscitevene con falsi moralismi del cazzo perché voi come me vivete in un mondo in cui c’è la mafia, in cui ti rubano la macchina se lasci il cell sul cruscotto, in cui il marito si scopa la segreteria dopo aver chiesto pochi istanti prima alla moglie al telefono “Amore come va a casa? tutto bene? E il piccolo, scalpita nella pancia?”, in cui la madre va alla beauty farm mentre il figlio si rulla una canna in casa.
Ci vorrebbe un rogo generale per questo ammasso di ipocriti, di contratti co co pro, di divorzi, di persone che si scannano per un’eredità, di impossibilità di emergere per artisti con vero talento ma senza santi in Paradiso, di amici che ti pugnalano alle spalle, di politici corrotti che non fanno nulla senza qualcosa in cambio, per questa generazione di drogati di violenti, di stupratori e di pedofili, per questo dilagante fiume di puttane e di clandestini.
E quando viviamo qualcosa di bello è solo un’illusione o forse è l’unico barlume di speranza che ci salva dall’andare a fondo. Poi ci chiediamo il motivo di tutta questa violenza anche da parte di ragazzetti e adolescenti? Ma perché cosa gli è stato insegnato? Cosa hanno imparato a scuola e all’università se non a gridare, a fregare il prossimo e a nascondere le bustarelle?
I morti sono quelli sotto terra? No, cari amici i morti sono quelli che camminano accanto a noi e che hanno perso l’anima vendendosela al dio degli interessi, dell’astuzia e dell’arrivismo. Il diavolo? Ormai è un angelo se paragonato all’uomo!

lunedì 18 maggio 2009

Prendimi...


E allora prendimi, sono qui su queste lenzuola inamidate.
Bagnale col sudore del tuo corpo fremente e fammi quello che vuoi.
Fammi tua
Fammi male
Fammi ridere e fammi sognare
Fammi godere affondato le tue mani tra le mie cosce
Fammi sentire quanto sai essere uomo con il tuo corpo crescendo dentro di me
Legami e scuotimi e girami e agitati con una forza disumana
e fammi assaporare il vero gusto della perversione
Fammi vedere cosa sai fare
perché io sono qui
ho udito la tua preghiera e la voce dei tuoi bisogni
E allora fai ardere le gocce di sangue che scorrono in ogni tua vena
fammi tua
e fammi sentire se ne vale la pena

giovedì 14 maggio 2009

Attimi che ti cambiano la vita


Lui e Lei stavano insieme da sei anni.

Lei stava andando a lavoro e dall’auto vide lui che stava salutando, con un passionale bacio sulle labbra e un andirivieni di mani su tutto il corpo, un’altra donna dinanzi all’entrata di un albergo.
Se Lei:
-si fosse truccata in meno tempo e non avesse incautamente smagliato le calze, non avrebbe perso la metro e non avrebbe preso la macchina;
-se non avesse preso la macchina, non sarebbe stata costretta a cambiare tragitto a causa dei lavori in corso per strada;
- se non si fosse scatenato un fortissimo acquazzone la sera precedente, le tubature delle fogne non si sarebbero sovraccaricate e non sarebbero scoppiate.
Se Lui:
-non avesse perso tempo a cercare il portafoglio nella stanza, sarebbero usciti prima dalla stanza;
-se fossero usciti prima dalla stanza lei si sarebbe accorta prima di aver dimenticato il cellulare sul comodino;
-se Lui e l’amante fossero usciti prima dall’albergo, si sarebbero salutati e separati prima che lei passasse con l’auto.
Destino? Fato? Coincidenze? Non lo so. So solo che questa non è cinematografia (Sliding Doors), ma come direbbero Aldo Giovanni e Giacomo... “Così è la vita”!

domenica 10 maggio 2009

Libera di lasciarmi fare.......................(e allora fammi!)

Non so come spiegartelo. Stamattina ti avevo in mente e nel chiaroscuro di un’alba che non aveva ancora conquistato la mia stanza ti ho immaginato nel letto accanto a me. La tua mano scivolava sotto la maglia del mio pigiama e mi carezzava il seno mentre la tua lingua umida e calda affondava nel profumo del mio collo. Avevo le mani poggiate sul cuscino, abbandonate a se stesse e alla voglia che avevo di lasciarmi fare da te. Hai slacciato la cinta dei jeans e con quella mi hai bloccato i polsi alle sbarre in ferro battuto del letto. Mi hai con vigore sollevato la maglia continuando a leccarmi su tutto il corpo; in un istante mi avevi tolto gli shorts e il perizoma tirandoli giù con i denti. E poi hai afferrato con le mani le mie ginocchia e hai divaricato le mie gambe insinuandoti dentro di me lasciando che il tepore del lenzuolo si sperdesse per terra, lì dove l’avevi gettato. Hai iniziato a sfogare su di me tutto l’eccitamento che aveva inebriato le tue carni e le mie. I tuoi muscoli s’indurivano mentre il mio corpo, terribilmente eccitato, seguiva le tue oscillazioni o le contrastava per provare un piacere più doloroso. Ogni parte del mio corpo si fondeva con il tuo, mentre voluttuosi cavalcavamo le onde di un irrefrenabile piacere. Poi ti sei allontanato, ti sei poggiato su un fianco alle mie spalle e hai continuato a farmi godere con il tuo carnale andirivieni mentre con le mani strizzavi ogni mio dolce pendio. Le dita della tua mano mi stringevano i capezzoli e poi scendevano giù, perdendosi tra le mie cosce. Ho sfiorato il cielo e poi sono ricaduta a peso morto sulla terra lasciandomi accarezzare dall’intensa emozioni di esserci regalati un vorace amplesso. Quando ho riaperto gli occhi io ero nel letto, da sola, inumidita e saziata da un sogno che mi aveva nutrito corpo e l’anima.

mercoledì 6 maggio 2009

Insieme


Posso volare
se sei tu che mi tieni per mano
se mi spingi verso le nuvole
fino a sfiorare le stelle
Sbocciano sulla tua pelle
le mie palpitazioni
e la voglia che ho di essere felice
Incauti pensieri
si sfrenano su di noi
ci assalgono
e ci trasformano negli eroi
di questa storia senza fine
in cui io e te
vicini o lontani
anche tra lenzuola
che non parleranno dei nostri abbracci
raccoglieremo la nostra vita
ridotta in stracci
e ricominceremo a sognare
e veleggiare
in quelle emozioni
che solo insieme sappiamo donarci
perché la nostra vera forza
è viverci e amarci

lunedì 4 maggio 2009

E la vostra figuraccia più grande?


Credo che a tutti sia capitato nella propria vita di conquistare i "cinque minuti di gloria" inciampando in una figuraccia tremenda per cui tre metri non sono, come direbbe Federico Moccia, "sopra il cielo" ma sotto terra. Beh, succede di fare l'amore sul sedile posteriore dell'auto con la propria ragazza e succede che, presi dall'enfasi e dalla passione, non ci si accorga che sotto il sedere di lei c'è il giubbotto di lui. Ci si perde in gemiti, esclamazioni...ehmmmm....perverse, respiri ansimanti culminando in un tono sempre più alto con l'orgasmo. Pochi istanti dopo mentre ci si gode la classica fase rem, nel silenzio dell'auto, si ode nitidamente :-Pronto, pronto, pronto..!
Secondo voi, da uno a cento, quante possibilità c'erano che, negli ultimi due minuti di rapporto sessuale in cui ci si sbizzarrisce verbalmente, partisse una chiamata al padre di lui? E se ricordate dove si trovava il giubbotto con il cellulare, potete immaginare quanto fosse chiaro e nitido l'audio!



E voi, cosa mi dite? Dai confidate anche voi la vostra figuraccia più tragica...Mal comune mezzo gaudio:-)

venerdì 1 maggio 2009

Dentro



Insano desiderio
di stringerti
e di averti
Ho voglia di te
su questa scrivania
su questo letto
su questa coltre di follia
mentre la tua lingua
eccitata e fremente
bagna il mio seno
e irretisce la mia mente
I miei gemiti riecheggiano
e le mie gambe si aprono
mentre tu
audace e violento
mi fai tua
mi fai volare
ed io ti amo, ti godo, ti sento

lunedì 27 aprile 2009

Qual'è il vostro sogno?

Io concordo pienamente con il detto "Tutto è possibile", ma bisogna razionalmente considerare che ci sono cose al mondo e quindi nel corso della nostra vita che probabilmente non potremo mai fare! Il mio sogno latente (ovviamente tra quelli non realizzabili perchè per il resto ci sto lavorando) è quello di derubare il caveau di una banca, stile Ocean's Eleven o più cinematograficamente italiano Colpo gobbo a Milano, conoscete? Insomma uno di quei colpi ben studiati, architettati e pianificati. A voler mettere la ciliegina sulla torta si potrebbe anche fare l'amore nel caveau prima di scappare con i soldi;-)
E voi cosa mi raccontate? Quanl'è il vostro sogno più surreale?

mercoledì 22 aprile 2009

Luoghi comuni(cativi)

Inutile negarlo ma nella comunicazione uomo-donna ci sono degli standard dialogici abbastanza ricorrenti che caratterizzano situazioni che molti di noi, almeno una volta nella vita, hanno vissuto…e se non personalmente, per sentito dire da altri.

Lei si è appena lasciata con il suo ex ragazzo e sta frequentando un nuovo tipo con cui si scambia affettuosi ammiccamenti e frasi maliziose occultate da innocui complimenti:
LUI:- Vabbè dai ti lascio il tempo per pensare; quando avrai risolto i tuoi dubbi e i tuoi problemi, sarò lì ad aspettarti.
LEI-Grazie, sei dolcissimo. Ma io non voglio che tu te ne vada, sto benissimo quando stiamo insieme.

Lui è fidanzato ma esce con una ragazza che gli piace da morire:
LEI:-Ma la tua ragazza non sarà gelosa?
LUI:-A dir la verità questo è un periodo di crisi; le cose vanno malissimo.
LEI:-Davvero? Mi dispiace!- (Risponde lei spudoratamente falsa come Giuda.)

Lui e lei hanno appena fatto sesso, ma lui è fidanzato:
LEI:-Perché tradisci la tua ragazza?
LUI:-Le cose tra noi non vanno bene
LEI:-Allora perché non la lasci?
LUI:-Perché la amo.

Un amico ha confessato alla sua amica di amarla:
AMICO:-Mi sono innamorato di te e non ho mai avuto il coraggio di confessartelo in tutti questi anni.
LEI:-Io ti voglio troppo bene, ci tengo troppo alla nostra amicizia e non voglio perderti.

Lui deve lasciare lei:
LUI:-Sono confuso non so quello che voglio dalla vita, non so chi sono, non so cosa farò, ti prego cerca di capirmi.
LEI:-Ma io Ti Amo!
LUI:-Anche io ti amo, ma tu meriti di meglio. Tu hai bisogno di un uomo che sappia starti vicino, hai bisogno di un uomo che sappia amarti come meriti, non saresti mai felice con me.

Lei deve lasciare lui:
LEI:-Siamo troppo diversi noi due, ci sono troppe differenze che ci separano.
LUI:-Ma cambierò, te lo prometto. Saprò renderti felice.
LEI:-No, non sei tu che devi cambiare, tu sei perfetto così.

Lui e lei, conosciuti in discoteca. A casa di lei, nel letto, dopo aver fatto sesso:
LEI:-Perché ti stai già rivestendo?
LUI:-No, scusami devo andare a lavorare
LEI:-Ma sono le 4 di mattina?
LUI:-Hai ragione, scusami ma l’autobus passa molto presto la mattina. Comunque sono stato benissimo, grazie. Ciao!

Lui e lei. Primo appuntamento:
LUI:-Mi piace stare con te. Non so come spiegartelo, abbiamo passato insieme pochissimo tempo ma ho la sensazione di conoscerti da una vita.
LEI:-Si, anche io, non sei come tutti gli altri ragazzi. (Forse perché non ha visto il preservativo che ha nella tasca del giubbotto)

Lei e lui a letto. Lui si avvicina perché ha voglia di fare l’amore.
LEI:-No, amore scusami ho mal di testa.
LUI:_Ma se fino a cinque minuti fa stavi benissimo, cantavi e ballavi in cucina facondo i piatti.
LEI:-Si amore hai ragione ma poi ripensato al gran da fare che ho a lavoro domani e mi è scoppiato un gran mal di testa.

E ricordatevi sempre quello che pensano…

LE DONNE DEGLI UOMINI:
Sai perche noi donne abbiamo problemi con i parcheggi? Perche voi uomini ci avete sempre fatto credere che questi
----------------------- sono 20 cm.

GLI UOMINI DELLE DONNE:
Ma tu ti fideresti di un animale che sanguina 5 giorni consecutivi al mese e non muore?!



domenica 19 aprile 2009

... ... ...


Un foglio, una penna,
la mia anima trasformata in inchiostro
in balia della voce che la faccia rivivere e risuonare
in un cielo trapunto di stelle
Tu
mia eterna primavera
mi carezzi la guancia e poggi la tua bocca sulla mia
per carpire un soffio del mio amore
trasformare il sogno in realtà
volando insieme verso il sole

venerdì 10 aprile 2009

Voglio succhiarti l'anima

Il mio dito parte dalla tua fronte e lentamente scende sul sentiero di pelle del tuo naso, scivola pian piano tra le labbra e disegna il contorno della tua bocca purpurea e sanguigna. Forzo ogni barriera e penetro con irruenza tra i tuoi denti facendomi spazio tra i tuoi respiri. Il mio dito gioca con la tua saliva carezzando la tua lingua mentre con eccitante forza lo succhi e lo assapori. La pelle si fa sempre più bollente, quasi incandescente perdendosi tra le prepotenti vibrazioni del tuo corpo che scalpita e freme. Mi nutro con ingordigia della tua pelle mentre liquidamente scende la tua lingua sui miei più dolci pendii. Gli istanti si bloccano in un solo ed unico attimo e tutto si ferma; sprofondi nel mio sguardo ammiccante che maliziosamente ti invita ad infilare una mano tra le mie cosce sollevando la gonna e strappando via il perizoma. Il tuo braccio sinistro mi cinge la vita, mi sollevi di peso e con soffice violenza mi poggi sul cofano della tua auto, ti insinui voracemente tra le mie gambe e cominci a scuotermi, ad usarmi, a sbattermi passionalmente sui tuoi gemiti ansimanti. Ti sento avanzare sempre più in profondità e passo dopo passo cresce il tuo piacere dentro di me. Apri e spalanchi le porte della mia sensuale perversione ammanettando ai miei polsi i più audaci desideri. Il respiro si fa affannoso e piccole urla di intenso godimento escono irrefrenabili dalla mia gola. Un orgasmico travolgersi dei sensi sgorga impetuoso dal tuo corpo e sfocia in me, incalza il ritmo tumultuoso del tuo essere e ti sento, ti voglio, ti godo…ancora, ancora e ancora, sempre di più.

L’Italia che “lavora”?

Premettendo che, come ben sapete, il mio non è un blog di denuncia sociale voglio mettervi al corrente di un fenomeno banale ma sintomatico che credo lascerà perplessi anche voi.
In pratica la mia famiglia ha avuto problemi con le fogne nella cantina di un appartamento che abbiamo in affitto e, credendo che il problema fosse nostro ci siamo attivati per far intervenire l’auto-spurgo. Con i dovuti approfondimenti tecnici abbiamo constatato che il problema non dipendeva da noi ma da un tombino dell’Acquedotto e, quindi, l’ente doveva provvedere con un intervento repentino. Ci siamo pertanto rivolti a tutti i numeri telefonici dell’assistenza clienti che scaricava di centralino in centralino la telefonata facendoci trascorrere ore e ore,giorni e giorni al telefono con la voce “Rimanete in attesa per non perdere la priorità acquisita. La vostra chiamata sarà inoltrata tra tot minuti”. E lì, come ovviamente accade con tutti i centri assistenza clienti, cade la linea. Adirati al massimo da questo menefreghismo abbiamo contattato i vigili urbani per denunciare l’accaduto e, non contenti, ci siamo recati al palazzo dell’ente preposto per pretendere quello che, in quanto cittadini, avevamo il diritto avere! Così con toni alti e minacce, confermando la legge morale che vige ovunque dell’ ubi maior minor cessat, abbiamo avuto nel giro di 10 minuti quello che con educazione e rispetto non avevamo ottenuto.
La cosa che mi ha lasciato basita è stato un “triste spettacolo” che prendeva vita lì, dinanzi ai miei occhi: mi trovavo nell’hole degli uffici e lì, alle 12.40 c’erano tutti i dipendenti che, raggruppati tra loro, chiacchieravano in attesa delle ore 13.00 per timbrare il cartellino. E a quel punto mi sono spiegata il motivo di tutte le mie telefonate a cui nessuno rispondeva.
E come direbbe Manzoni, a voi “l’ardua sentenza”!!!



Ps.Non voglio fare di tutt’erba un fascio e per questo ringrazio e mando un pensiero a quanti invece, sia in enti pubblici che in enti privati, fanno il loro lavoro diligentemente.