venerdì 23 gennaio 2009

Il Giorno della Marmotta













Capita qualche volte nella vita di conoscere e scoprire cose nuove; perdonatemi ma io solo di recente ho scoperto, vedendo un film e ricevendo un invito su Facebook, che esiste il Giorno della Marmotta. Per i non dipendenti del WWF, per tutti coloro che non hanno cittadinanza americana e per i profani in materia, il Groundhog Day viene celebrato negli Stati Uniti e in Canada il 2 Febbraio. Il primo Giorno della Marmotta venne osservato a Punxsutawney, in Pennsylvania, il 2 febbraio 1887. La tradizione vuole che in questo giorno si debba osservare il rifugio di una marmotta. Se questa emerge e non riesce a vedere la sua ombra perché il tempo è nuvoloso, l' inverno finirà presto; se invece vede la sua ombra perché è una bella giornata, si spaventerà e tornerà di corsa nella sua tana, e l'inverno continuerà per altre sei settimane.
Tale festività ha stimolato in me la nascita di un’iniziativa finalizzata al’inserimento di una data simile nel calendario barese. Le proposte sono due:





Il giorno della mignotta: se la notte di tale data sul tratto di lungomare Bari- S.Giorgio le prostitute escono per strada in minigonna, allora vorrà dire che deve continuare la stagione invernale, se le su citate meretrici si accomodano sul ciglio della strada in perizoma vorrà dire che è in arrivo l’estate.





Il giorno del riccio di mare: in tale data tutti i baresi si recherebbero a Pane e Pomodoro per ammirare su uno dei frangiflutti il famosissimo riccio di mare…Se il riccio si apre e rutta allora si aprirà la stagione di pesca e tutti i baresi, debitamente attrezzati con teglie di patate riso e cozze, casse di Peroni e carte napoletane, festeggeranno entusiasti sulla spiaggia mangiando e ruttando a tutta birra; in caso contrario si organizzeranno tornei di “passatella” (per i non baresi, si tratta di un gioco locale con le carte) sulle panchine lanciando bestemmie in totale libertà!





Se dovessi decidere di candidarmi come Sindaco, io porterò avanti tale proposta quindi, popolo di Bari, mi raccomando …Votatemi;-)

martedì 20 gennaio 2009

Come complicarsi la vita...




Stranamente scoprirete presto che ciò che più vi fa godere nella vita è la stessa cosa che, inspiegabilmente, vi crea più problemi: il sesso.
L’uomo, in quanto essere umano geneticamente dotato di ormoni che spesso girano nel cervello al posto dei neuroni, fonda il suo istinto di sopravvivenza sul sesso: sia per la riproduzione che per un puro piacere fisico (non vorrei trascendere nel materialismo, ma non credo ci sia un piacere fisico più appagante dell’orgasmo, cosa per cui probabilmente uccidereste anche la bizzoca della vostra parrocchia che continua a dirvi che siete degli scomunicati perché violate la legge divina!).
Ma stiamo scherzando? Non c’è nulla di più eccitante, indispensabile, stimolante e coinvolgente. Ok, il sesso(fatto con o senza amore, beh ma questo è un altro discorso) non è tutto nella vita ma avvisatemi se trovate un modo per viverne senza (e non parlo dei preti). Partendo da questo presupposto ci accorgiamo di come, purtroppo, nonostante sia il nostro più grande piacere, è anche la nostra più grande fonte di guai. Ebbene si! Sorvolando sulle consuete storie d’amore in cui la componente sesso è implicita, vogliamo parlare di tutte le altre, ossia quelle di sesso?!
Due amici, amici da anni, senza problemi senza rogne e senza pretese vanno a letto…oddiooo!!! State tranquilli che l’atavica unione sarà incrinata (e non con tante difficoltà) da liti, scenate di gelosia e quant’altro essendosi uniti un po’ di più e in maniera un po’ diversa.
1°caso: Lui esce con la sua comitiva senza invitare lei.
Vi garantisco che se lei lo scoprirà, arriverà il canonico sms “beh, e io chi sono? Solo la tua scopata e via? Sono buona solo per quello?”
2°caso: Lei esce col suo ex ragazzo per una rimpatriata.
Lui, ferito “drasticamente” (oh mio dio quant’è fragile l’ego maschile!) non la chiama né si farà vivo per 7 giorni. E’ lei a doversi far viva e lui si “fa desiderare”.
3°caso: Lui esce con “un’amica”.
Lei, troppo orgogliosa per fare il primo passo, aspetta che sia lui a chiamarla e gli risponderà con tono acido e indispettito. Lui le chiederà se è successo qualcosa e lei mentendo spudoratamente (in quel modo che solo noi donne conosciamo per far intendere a quell’ energumeno con i testicoli che ha sbagliato sfacciatamente ma deve arrivarci da solo col cervello per comprendere quando e come) continua a ripetergli di no. Come si conclude? Lei “se la tira” per un po’, lui la adula con sms e carinerie e poi (nell’ottica di una comune situazione di comodo)…di nuovo a letto insieme!
In queste situazioni inoltre ti bruci il cervello con conti matematici che nemmeno Einstein nella sua infinita genialità avrebbe potuto comprendere, nemmeno se avesse voluto; esempio tipico:”lui mi ha mandato un messaggio e io gli rispondo, ma non lo chiamo perché io l’ho chiamato ieri, non lo invito al cinema domani perché gli ho già chiesto di uscire stasera, però potrei fargli un squillo…o forse no…lui non me l’ha fatto…e no, deve essere lui il primo a farlo!”…OH,mio dio! Se nel vostro cervello iniziano a frullare pensieri simili, scappate a gambe levate perché la cosa è grave!!!
Se poi uno dei due s’innamora è spacciato…se il sentimento non è contraccambiato, state tranquilli che verrà troncato qualunque tipo di rapporto. Non parliamo poi dell’ambito lavorativo: si parte dalle scopate e si arriva ai licenziamenti! E quando il migliore amico del ragazzo con cui fate sesso si prende un’ingestibile cotta per voi spingendosi in una corte spudorata? O finisce l’amicizia tra i due o finisce il rapporto di sesso o voi finite a letto con l’amico (a questo punto sarebbe più democratico e divertente proporre un menage a trois!!!).
Quindi, morale, o vi godete una notte di sesso folle all’uscita dalla discoteca senza chiedere all’altra persona né nome né numero di telefono (ma poi non aspettatevi il dolce messaggio di buongiorno!) o vi godete una bella storia d’amore (e lì nascono le vere gioie e i veri dolori) o fate sesso senza affezionarvi in alcun modo perché se lo fate…buttate i dadi e fate tanti passi indietro come nel gioco dell’oca fino a tornare all’inizio di questo post e rileggetelo perché vorrà dire che non avete imparato nulla!

PS. In tutti i casi su citati, fatelo col preservativo o con la pillola, perché se malauguratamente c’è un ritardo (toccate ferro!!!) i problemi sono sempre e solo delle donne!

La vicina di casa impicciona



Non so dove abitate ma, di solito, qualunque sia la dislocazione fisica della vostra dimora ma vi garantisco (e parlo per esperienza personale) che c’è una figura lavorativa altamente specializzata nel settore che farà sempre parte della vostra vita: la vicina di casa impicciona. Solitamente si tratta di figure femminili identificabili socialmente come casalinghe nulla facenti (tradotto in soldoni: non hanno un cazzo da fare e s’impicciano dei cavoli degli altri!) con un marito e forse dei figli che son fuori tutta la giornata. Come occupano il tempo? Ben presto scoprirete che voi e la vostra vita siete la sua più grande passione! Così voi siete fuori dal cancello di casa con un ragazzo seduti in auto a chiacchierare e scoprite che proprio in quel preciso istante lei deve uscire di casa per controllare se ha chiuso bene la macchina (nonostante la tecnologia e le chiusure centralizzate, quest’azione porta via dai 30 ai 40 minuti). Non spaventatevi, invece,se mentre siete in giardino a chiacchierare con amici sentite i rumori di una scopa…è lei che sta spazzando il giardino (azione fatta già un’ora prima ma essendo una donna pulita, fa le cose per bene)per la centunesima volta. Avete mai ricevuto posta a casa vostra? Beh state tranquilli che se citofona il postino per una raccomandata, nelle frazioni di secondo in cui voi indossate una giacca e vi recate fuori per firmare, lei ha già fatto 10 minuti di chiacchierata col postino per avere informazioni sulla posta sua e vostra. Non parliamo dei lavori di ristrutturazione: se qualche operaio fa qualche lavoro in casa vostra, lei si ricorda di necessitare di un consulto tecnico a casa sua e chiede “gentilmente” di poter approfittare di uno dei vostri operai per pochi istanti. Il risultato? Mettete la mano sul fuoco sul fatto che il vostro operaio verrà steso a terra, con una sedia che gli frena il respiro in gola e sottoposto a un interrogatorio stile FBI su come procedono i lavori in casa vostra. Se volete un consiglio, inoltre, non fermatevi mai e dico mai a parlare davanti alla porta di casa. Lo so, è umano che accada…voi arrivate a dieci passi dalla porta di casa e squilla il cellulare; non avendo le chiavi di casa a portata di mano, rispondete al telefono e rimandate di pochi istanti l’entrata soffermandovi sul pianerottolo a parlare. Se in quel preciso momento arriva lei, ci metterà dai 15 ai 20 minuti a trovare le chiavi davanti alla sua porta e casualmente riuscirà a infilarle nella serratura proprio quando la vostra conversazione telefonica sarà terminata; se invece è già in casa e ode per pura casualità divina la vostra voce, beh per lei è arrivato il momento di lucidare col panno la porta di ingresso, soprattutto (e chissà come mai), dall’esterno. L’acme della pazienza viene raggiunto quando un nuovo…ehmm..ragazzo varca la soglia della vostra casa; se dopo 5 minuti squilla il campanello è lei che ha bisogno di zucchero, 1 uovo, un pizzico di sale, una bomba atomica, un orologio a pendolo…insomma qualunque cosa pur di scoprire chi è il nuovo ragazzo, quanti anni ha, cosa fa nella vita e che ruolo riveste nella vostra esistenza (Non allarmatevi se nella peggiore delle ipotesi arriva a chiedervi il suo 730). Le soluzioni a queste realtà sociali sono poche: o lei o voi…il mondo è troppo piccolo per entrambe!!! E comunque se per qualche giorno v’accorgete che la sua attenzione non è più catalizzata su di voi, non temete…è solo che da pochi giorni è arrivata una nuova famigliola al secondo piano e quindi,c’è altro materiale su cui lavorare!

lunedì 19 gennaio 2009

Ma che "cavoli" sono?






Il principe arrivò intrepido, scese dal suo indomito destriero, s’avvicinò alle purpuree labbra di Biancaneve e la baciò. Lei si destò e disse:”Io voglio avere un tranquillo rapporto di cavolo. E tu?”

Ma quindi…, quando due persone si dicono tutto, ma proprio tutto, confidandosi i più intimi pensieri segreti perplessità, vivendosi carnalmente tra le profumate lenzuola della passione, dimostrandosi reciprocamente affetto e stima, perdendosi tra mille parole che irrefrenabilmente si inseguono e si scontrano nella notte… cosa sono? Amici, fidanzati, vicini di casa, parenti lontani, compagni di classe, dirimpettai,…o forse due bei furbetti che hanno capito tutto della vita;-)
Non ci si pongono troppe domande né tanti interrogativi, ognuno è libero (e cito testuali parole dell’accordo) “di fare quel cavolo che gli pare nel rispetto dell’altra persona!”. Quindi? Si fa sesso o si fa l’amore? Si cammina per strada fianco a fianco ma senza tenersi per mano, si usa la parola “storia” ma solo per parlare degli ex e delle ex, si frequentano locali romantici ma senza puntualizzare che si tratta di una cena a lume di candela (noooo, ma che dici? Hanno acceso le candele perché è andata via la corrente!), si passa un sacco di tempo abbracciati con la scusa dei riscaldamenti rotti, ci si rincorre teneramente con telefonate e messaggi (non perché ci sia voglia di sentirsi,non sia mai…c’è solo un bonus di 1300 minuti da consumare!).
Insomma è come quando vai al ristorante all’estero e ordini qualcosa, senza effettivamente sapere cosa, solo perché il nome era musicale quando lo pronunciavi!
Se fossi davanti ad un menù forse non saprei dove collocarlo: non è un primo perché troppo pesante, non è un secondo perché troppo arzigogolato, non è frutta perché troppo semplice, non è il gelato perché troppo freddo,….ehi eccolo, l’ho trovato….è il dolce, uno di quelli così morbidi e soffici in cui affondi la forchetta pian piano sprofondando tra i vari strati del pan di spagna; lo porti alla bocca e senti la crema al cioccolato che si scioglie sulla lingua, quell’intenso sapore che per pochi secondi ti rapisce scivolando in tutta la gola giù fin dentro l’anima. Insomma un incauto delirio di sensazioni in cui ognuno vive il bello e il piacevole di questo volo a pelo d’acqua lasciandosi coccolare dagli spruzzi delle onde senza esserne travolti.

domenica 18 gennaio 2009

La pagina dei Ringraziamenti della Tesi.........(se manca qualcuno,fatemelo sapere!)

Sappiamo tutti che probabilmente,dopo le 12 fatiche di Ercole, l’altra più famosa è quella della stesura della tesi, al termine della quale, dopo centinaia di fogli scritti stracciati corretti e riscritti, c’è una pagina di cui ci eravamo dimenticati ma che, presi dall’entusiasmo e dall’euforia, faremo presto a riempire: la pagina dei Ringraziamenti. Dopo aver ringraziato tutti i professori vari ed eventuali, genitori, zii, cugini, amici, vicini di casa, cane compreso…ci accorgiamo che il tutto si risolve in appena due righe e lì scatta il dilemma? Ma non dovrebbe essere più lungo? Siamo sicuri che non ho dimenticato qualcuno? Forse potrei aggiungere…


Dopo i cinque anni (evito di contare i fuori corso per non fare figuracce ) più intensi e difficili della mia vita, mi ritrovo a scrivere questa pagina di ringraziamenti per quanti mi sono stati vicini nella stesura della mia tesi.
La mano mi trema (nonostante le 115 capsule di Valium) e il cuore mi batte forte (sarà la tachicardia dopo lo spinello che mi sono sparata), spero di riuscire a portare a termine questa pagina (e questi cazzi di ringraziamenti di merda!!!).
Innanzitutto ringrazio il prof. Diovizi per il materiale didattico offertomi tanto liberamente e celermente (ogni volta sembrava di dover scassinare il caveau di una banca dopo ore interminabili di code alle Poste)e tutti i suoi assistenti che, nonostante i loro impegni e le loro dislocazioni geografiche (Sto ancora aspettando la mail di risposta dal Canada per sapere se il carattere doveva essere di 12 o di 14), mi hanno sorretta e affiancata egregiamente.
Ringrazio peraltro la mia mamma, per le lasagne che mi preparava quando un esame andava male, e il mio papà, che quotidianamente mi portava il Business a casa con cerchiate tutte le offerte di lavoro full-time; ringrazio il cane che voleva andare a fare i suoi bisogni proprio 5 minuti prima che corressi alla fermata del bus per andare a lezione e la mia sorellina di 2 mesi che strillava alle 3 di notte il giorno prima dell’ esame.
Ringrazio tutti i miei amici Angela, Pasquale, Giuseppe, Francesco, Lorenzo, Gabriella e il mio ex ragazzo che mi ha messo le corna.
Ringrazio le Scottex per la carta igienica che ha prodotto e che ho usato nelle notti insonne passate in bagno per colpa dell’ansia; ringrazio la Telecom per il contratto no limits (che mi ha permesso di fare 85 chiamate alla segreteria di facoltà, 23 chiamate alla mia mamma per dirle di smettere di piangere due settimane prima della seduta e 1891 telefonate ai miei amici per circostanze varie ed eventuali) e la signorina Margherita del call-center Telecom che mi ha risposto in maniera gentile quando l’ho chiamata alle 4 di notte per dirle che ero stressata per ‘sta tesi e non avevo nessuno a quell’ora con cui parlare.
Ringrazio la Kleenex per il supporto logistico offertomi facendo arrivare a mia madre camion e camion di fazzolettini; rimgrazio la sign.na Geltrude commessa del negozio sottocasa che mi ha venduto la cartuccia della stampante e la Epson per la stampante che ha stampato 18.234 fogli (181 erano quelli che mi servivano, gli altri erano fogli di prove tecniche che mi dava in automatico. A proposito, sta continuando a stampare, sapete come si spegne?!); ringrazio il ragazzo della rilegatoria che ha passato con me un pomeriggio intero per risolvere l’amletico dilemma tra la copertina rossa e quella bordeaux; ringrazio l’Enel per la corrente (soprattutto quando andava via nelle fasi di salvataggio dati) e la vicina di casa che mi ha prestato lo zucchero quando avevo la febbre (avendo passato tutta la notte nella doccia con un mio ehmm…compagno di studi) e non potevo uscire per andare a comprarlo (vabbè ma questa è un’altra storia!).
Ringrazio infine Cristo e la Madonna santissima che mi hanno messa al mondo e tre mie grandissime amiche: Grazie, Graziella e Grazia o’Caz!...E Vaffanggguuuuuuuuuloooooooooo!



Ps.Dedicato a Ely!;-)

Per un istante ho smesso di respirare...


Non cercate spiegazioni per quello che sto per scrivere perché in realtà, dopo innumerevoli e sterili interrogativi, non ho trovato nessuna risposta nemmeno io. Ci sono notti in cui sei nel letto, ti giri e ti rigiri stizzito dall’impossibilità di prender sonno e lì parte un cosmico labirinto di pensieri che nella loro apparente incongruenza, ti fanno navigare in un oceano di ricordi che con remate del tutto involontarie ti fanno approdare a lui. Lui, che fino a qualche giorno fa era il passato, il dimenticato, il tagliato fuori si riaffaccia alla finestra della tua mente per incrinare quegli equilibri che ormai credevi indissolubilmente cristallizzati.
Riaffiorano alla mente tutte le cose belle che avete fatto, le esperienze meravigliose che avete condiviso, le parole dolcissime con cui ti dava la buonanotte scatenando indomabili ondate di freddo e di caldo su tutto il corpo. Allora cerchi di convincerti che ciò che ti crea prurito all’occhio è una ciocca di capelli incagliatasi tra le ciglia e non una timida lacrimuccia che nel silenzio della notte si addormenta sul tuo cuscino.
Improvvisamente il respiro si ferma e tutte quelle liti e quelle urla si perdono in quegli occhioni dolcissimi con cui ti guardava facendoti sentire la persona più importante della sua vita…e cominci a chiederti quando e perché vi siete lasciati.
Si scatenano allora un visibilio di rancori, odi e incompatibilità che ti riportano indietro nel tempo di ore, giorni, mesi fino a rivivere toccando quasi con mano quel profondo dolore che da lui ti aveva allontanata. Cominci allora ad aleggiare cercando di raggiungere la superficie per prender fiato senza sprofondare nuovamente nel baratro dell’indecisione, e ti sbatti, ti dimeni tra mille confusionarie ed indisciplinate voci che ognuna a modo suo spinge verso una direzione differente. La testa ti scoppia, hai un nodo in gola e prendi in mano il cellulare per chiamarlo e gridargli contro tutto quel rancore intriso d’amore che ti danna l’anima e l’esistenza. Guardi il display del telefono e scorgendo tra i messaggi, un sospiro profondo accompagna il dito che scorre irrefrenabile sulla tastiera: chi è quest’altra persona che senza bussare alle porte della mia vita, quando tutto sembrava crollarmi addosso, ha riportato il sorriso sulle mie labbra? Leggi qualche suo messaggio e ti rendi conto della ingenua semplicità di un rapporto indefinito nella sua “concordata tranquillità”(Avete mai sentito parlare di quelle storie in cui tutto si mette in chiaro all’inizio perché entrambe le persone escono da esperienze disperate? Sapete come vanno a finire?).
Da un lato ti senti in colpa di star bene in questa nuova dimensione superficialmente tranquilla, dall’altro i ricordi ti straziano l’anima e ti ripeti che forse storie come quelle non torneranno mai più perché nessuno ti amerà mai come ti ha amata lui!
Inutile chiedersi come va a finire perché, e ve lo posso garantire, nella sua improfanabile bellezza ogni storia cela il suo mistico incanto nella sua unicità; per ora mi godo quello che di bello mi offre la vita in attesa di quel qualcuno che saprà stupirmi, coccolarmi, inquietarmi e amarmi rendendomi intrinsecamente parte della sua essenza.

Benigni secondo Me



Non chiedetemi come mai dopo tanti post ironici e culturalmente poco ortodossi, mi sia lanciata in un testo più serioso…ma lasciatemi tuffare per poche righe nel magico mondo di Benigni. Questa non vuol essere una smielata esaltazione di un individuo che come me, come te, come tutti è fatto di neuroni,piastrine,ossa e muscoli…E’ piuttosto il ricordare a me stessa che nella vita c’è sempre qualcosa o qualcuno che prima o poi ti farà cambiare idea!
Da sempre sono fuggita a gambe levate dagli stretti e per nulla anatomici confini di collezioni, compilation e raccolte di autori, poeti, cantanti…non riuscivo mai ad ascoltare più di una canzone dello stesso cantante, non riuscivo a leggere consecutivamente romanzi di un medesimo autore nonostante questo o quello m’avessero affascinato..e cambiavo! (Devo confessare che ho lo stesso problema con i ragazzi,..se il tipo non mi stimola con cose sempre diverse…cambio;-) )
Poi ho conosciuto lui…con il suo fare goliardico, didatticamente giocoso, culturalmente intrepido e poeticamente sognatore! Non si può racchiudere tutto quello che è nel suo nome, né ridurre il spettacolare talento in poche righe come forse sto facendo io. C’è qualcosa di mistico in quest’uomo, ..guarda il mondo con gli occhi e con l’entusiasmo di un bambino, con la stessa ingenuità, con la medesima curiosità e,con la semplice spettacolarità che cela un volo di farfalle quando baciano un fiore e poi prendono il volo sfiorandone delicatamente i petali, trasforma il mondo in poesia. Dalle sue labbra sgorga l’inspiegabile amore per tutto quello che esiste e per tutto quello che quotidianamente ci circonda; con le sue parole delicatamente travolgenti tramuta il complesso in meravigliosamente semplice e il consueto in straordinariamente raro…e tutto con lui si veste di magia. Gli bastano un albero, un fiore, una rana…e fa sbocciare la vera e genuina bellezza e,come un’onda carica di passionale sensualità, si infrange sul corpo, negli occhi e sulle labbra della donna partorendo l’amore.
Basta sentire la sua bocca pronunciare “Come son belle le donne quando decidono di fare all’amore tra poco…Qui c’è un uomo innamorato di te, ma che vuoi perderti lo spettacolo di un uomo innamorato di te?” per farci sognare e ricordare quanto l’amore è bello nella sua unicità, nella sua semplicità, nella sua quotidianità. Abbandonando qualsiasi artificio retorico e letterale, a lui bastano poche parole e uno sguardo per incantare il mondo: ma voi vi siete mai soffermati a osservare il modo in cui Benigni guarda la moglie? Probabilmente è il sogno di tutte le donne o forse solo il mio, non lo so; la guarda come una dea tra le nuvole del paradiso, come il più prezioso corallo del fondale marino, come il più grande miracolo della sua vita! E’ sufficiente quello sguardo in cui l’incomprensibile diventa improvvisamente chiaro e tutto si fa limpido, etereo, intenso…”Trovami questa glicerina dai…se non me la trovi quella muore, proprio muore. Se muore lei per me tutta questa messa in scena del mondo che gira…possono pure smontare tutto e portar via, possono schiodare tutto, arrotolare tutto il cielo e caricarlo via su un camion col rimorchio…possono spengere sta luce che mi piace tanto, tanto. Lo sai perché mi piace tanto? Perché mi piace lei illuminata dalla luce del sole…tanto…possono portar via tutto da qui, questi tappeti, queste colonne, questi palazzi, la sabbia, il vento,le rane, i cocomeri maturi,la grandine, le sette del pomeriggio, maggio, giugno, luglio, il basilico, la api, il mare, le zucchine…le zucchine ”(Tratto dal film: La tigre e la neve).
Qualcuno, nel suo sconfinato bagaglio culturale, potrebbe citarmi Shakespeare, Baudelaire, Foscolo e tutti i grandi che con le loro poesie hanno costellato l’universo della letteratura italiana. Fortunatamente tale complesso e irrisolvibile confronto non sussiste perché in realtà quello di cui sto parlando non è un capostipite della cultura moderna piuttosto un retore che trasforma in versi orali tutto quello che il suo sguardo sfiora. Anche nei suoi film, a parer mio stravolge gli standard cinematografici…il Benigni attore è lo stesso Benigni che ti commuove sul palcoscenico di Siena recitando Dante. Secondo me la sua particolarità si cela nel fatto che lui non recita,…nel film lui si veste da oratore, da non improvvisato cantastorie sublimemente acculturato, da mattatore!
Il suo linguaggio, il suo atteggiamento, il suo temperamento non mutano..è come se portasse il palcoscenico teatrale sul set cinematografico arrivando con la sua spontanea istintività a toccare il cuore della gente! Il suo esser vate non trasuda aulica ed elitaria cultura; piuttosto scende tra le braccia del popolo per far provare alla gente quello che lui prova, per far vedere alla gente quello che lui vede, per trasmettere alla gente quello che di semplicisticamente bello si è persa della cultura italiana!

sabato 17 gennaio 2009

Pene vs Vagina (...per una notte e via...)


Un giorno Pene si trovava sul bus per tornare a casa, stava leggendo tranquillamente “Le mille e una botta” quando, di sfuggita tra la folla, intravide una sua amica e la chiamò:”Ehi Gina, come ti va?”
G.-”Ciao !!! A me tutto pene e a te?”
P.-“Anche a me, ho sempre Da Fare”
G.-“Effettivamente non ci vediamo da un sacco di tempo…cosa hai fatto in tutti questi anni?”
P.-“Ho terminato gli studi in ginecologia applicata con una specializzazione nel campo In tempo di guerra ogni buca è trincea. E tu?”
G.-“Dopo averti conosciuto ho fatto un master in Belli e dannati con due anni di tirocinio che mi hanno specializzata nel settore Ti fotto io prima che mi fotti tu. ”
P.-“Si, lo conosco, ho letto qualcosa in proposito..mi sa che lo tengono presso l’università Fregami dolce, giusto?”
G.-“Si, esatto. Per organizzarlo hanno contattato l’équipe dei Bastardi dentro
P.-“Sai che non mi viene in mente l’ultima volta che ci siamo visti?”
G.-“Figurati, non mi meraviglio, anche perché è stata l’unica! E’ già tanto che dopo quella serata nella discoteca One Night Stand e poi la notte passata a casa da me, tu ti sia ricordato il mio nome ”
P.-“Comunque scusami se la mattina seguente sono scappato via, ma avevo un impegno inderogabile”
G.-“Di domenica mattina all’alba?”
P.-“Ehmmmm…beh, si…dovevo fare il chierichetto a messa”
G.-“Vabbè, volendo bastava anche una telefonata”
P.-“Ti giuro, avrei tanto voluto ma avevo la Wind scarica, la Vodafone senza soldi, la Tim non prendeva, alla Tre mi è scaduta la scheda e la Telecom mi ha tagliato la linea telefonica di casa perché mi sono dimenticato di pagare l’ultima bolletta!”
G.-“E il contatto Messanger che ti ho lasciato scritto sul biglietto?”
P.-“Guarda, non ci crederai mai ma l’avevo messo nei jeans, poi li ho messi a lavare con il bigliettino in tasca ed è diventato illeggibile..che peccato!”
G.-“E la mia amica? So che vi siete incontrati per strada, avresti potuto chiederlo a lei?!”
P.-“Si avrei potuto ma poi sono partito per la Groenlandia e non ho avuto occasione di contattarti”
G.-“Immagino.”
P.-“Però se vuoi ci andiamo a prendere un caffè, se ti va”
G.-“Verrei volentieri…”
P.-“Andiamo adesso allora, dai!”
G.-“No, ora non posso. Sai, ho un impegno inderogabile”
P.-“Ah si, e che impegno? A messa pure tu?”
G.-“Veramente no,…ti ricordi quel bel tipo con jeans e camicia che era con noi quella sera?”
P.-“Ah,si…Pene il Grande, è il mio migliore amico…beh?”
G.-”Beh, dopo che sei andato via tu quella mattina ho chiamato lui”
P.-“Mho però..e che Cazzo!”
G.-“Esatto, enorme!...Allora lo conosci bene pure Tu!!!”
G.-“Oh guarda, è arrivata la mia fermata devo scendere, ciao!”
P.-“Ciao”
Scese dal bus e contenta, soddisfatta e orgogliosa si perse nella folla.

venerdì 16 gennaio 2009

Dio vs l'uomo

Un giorno un uomo uscì di casa per portare il suo cane a fare la pipì. Camminando vide una luce fortissima ed esclamò:”Oh perbacco, ma hanno aggiunto un lampione in più per strada!” e da quella luce arrivò una voce:”Fermati omuncolo sono Dio!”.
E l’uomo:”Dio? Oh Madonna mia bella!”.
Dio allora si voltò per cercare Maria e disse :”Ma dove sta la Madonna? Dove la vedi? Io l’avevo lasciata a casa a fare il minestrone!”..e l’uomo:”Ma no Dio, era solo un’esclamazione!”
“Comunque” disse Dio “Sono sceso sulla terra a controllare, perché secondo me state facendo un sacco di cose strane, voi credete con i vostri mezzi di potervi sostituire a me!”
U.-“Ma Dio senti, abbiamo solo avuto un forte avanzamento tecnologico e sociale…non volevamo sostituirci a te”
D.-“A me sembra di si!”
U.-“Beh in effetti dimmi cosa hai fatto tu che io non ho fatto?”
D.-”Io ho creato la vita…Dissi vita e vita fu!”
U.-“E allora? Vodafone si è comprata un sacco di reti telefoniche e poi ha detto Life is now!”
D.-”Io ho fatto partorire una vergine”
U.-“Io i bambini li ho fatti in provetta”
D.”Io ho creato le capre”
U.-“Ah si, e io le ho clonate…sapessi com’è bella, si chiama Dolly, un giorno te la farò conoscere, è davvero tanto tanto simpatica!”
U.-“Comunque Dio, ma dovevi proprio sputare sul fango per crearmi? Non potevi usare due gocce di Chanel n°5 come faceva Marylin Monroe?”
D.-“Si, in effetti. Però poi sono stato buono, ti ho dato una compagna!”
U.-“Si ma per farlo mi hai fregato una costola e quella tipa lì, non contenta, si è fatta abbindolare dal serpente…e poi devo ancora scoprire dal serpente di chi!!!”
D.-“Suvvia, non essere così crudele con lei, dopotutto guarda che bella foglia di fico ti ha scelto!”
U.-“Che cosa? Vorrai scherzare! Questa è l’ultima che sono riuscito a salvare, perché tutte le altre le ha usate per farsi gli impacchi anticellulite perché aveva finito i fanghi d’alga Guam”
D.-“Comunque io ho creato il mondo in pochi giorni e voi in pochi anni l’avete distrutto”
U.-“Macchè distrutto!…c’è solo qualche buco nell’atmosfera, un po’ di alberi in meno..è vero..i ghiacciai della Groenlandia si stanno sciogliendo ma non preoccuparti, la Ferrarelle è pronta ad imbottigliare tutto per uscire sul mercato con una nuova linea Acqua oligominerale del nord…Comunque non temere abbiamo trovato la soluzione a tutto: la raccolta differenziata!!! Infatti ci siamo differenziati benissimo: i gay ,i travestiti, gli etero, i mafiosi, i manager, i dipendenti statali, i co co co, i co co pro, i coccodè, i chicchirichì, i tartassati e Berlusconi…Comunque Dio, pure tu ha fatto la tua cazzata…e che cavolo.. Berlusconi!!! ”
D.-“Qua devo darti ragione!”
D.-“Comunque non dimenticarti che io ho creato l’erba!”
U.-“Lo so, e io l’ho fumata!”
D.-“Io ho fatto resuscitare mio figlio”
U.-“Io faccio resuscitare tutti i morti ogni volta che bestemmio quando litigo con mia moglie!”
D.-“Ok, ma io ho più amici di te…Ho S.Ambrogio, S.Roberto, S.Eustacchio, I Santi Medici e tutti i santi del Paradiso”
U.-“Senti Dio tu parli così perché non conosci Facebook e Messanger”
D.-“Ma io..io..”
U.-“Guarda Dio ora ti trovo una cosa che tu non hai mai provato e che mi ha fatto sentire come te!”
D.-“Impossibile!!!”
U.-“E invece si… tu non sai cosa vuol dire, come direbbe Benigni, Fare all’amore!”
D.-“E cosa vuol dire?”
U.-“E’ la cosa più bella del mondo…è un’emozione che ti travolge anima e cuore, è un’emozione sublime, senza pagaroni che assapori sulla bocca, sulla pelle, sulle mani, nella mente…il mondo si ferma e tu non riesci a pensare ad altro, ti cambia la vita e il modo di viverla, è il vero motivo per cui vale la pena nascere e vivere,…è l’unica cosa che ti fa sentire un Dio in Paradiso pur vivendo sulla Terra!”

Dante vs Shakespeare





Un giorno Dante nel mezzo del cammin della sua vita si ritrovò in un giardinetto con le papere…le foglie giallastre e rosse ricoprivano il vialetto e qualcuna rimaneva appesa al ramo in attesa di volare.
All’improvviso sentì una voce: “Ma sei tu o non sei tu? Questo è il dilemma…”.
Dante si voltò:”Ciao William, anche tu da queste parti!”
e William:”E beh, si,,,sto rileggendo qualche sonetto..sai com’è..ho sentito qualcuno dire che tu sei migliore di me e stavo cercando di capire in cosa, perché secondo me non è così ”
D.-”Ma su dai…sono voci di corridoio…anche se forse non hanno tutti i torti”
W.-“Cosa? Ma come ti permetti di insinuare una cosa del genere…tu scrivi in fiorentino,ma chi vuoi che ti capisca?”
D.-“Tutti i toscani mi capiscono e gli italiani perché mi voglion tanto di quel bene..pensa che anziché chiamarmi Durante sul libro hanno scritto Dante…come il barbiere che sull’insegna scrive Da Pino!
E comunque,senti chi parla, tu scrivi in inglese…chi vuoi che ti capisca!”
W.-“Tutti! Non lo sai che l’inglese è la lingua più diffusa nel mondo?”
D.-“Senti bella gioia, sarà come dici tu ma per la cronaca Love Thee non si usa più…al massimo ti possono rinchiudere sui foglietti dei Baci Perugina”
W.-“Macchè cioccolatini, le mie opere vengono rappresentate tutt’ora in teatro! Anzi tieni questo, è un biglietto gratuito come quelli del circo: uno paga e l’altro entra gratis! Se invece arrivi entro le 24, le donne non pagano!...Ah dimenticavo..tu la donna non ce l’hai!..ah!ah!ah!”
D-“No??? E Beatrice, quella tanto gentile e tanto onesta pare..”
W-“PARE!...ma se guardi sotto sotto, tu sei l’unico a cui non l’ha data”
D-“Seeee…e secondo te ho fatto l’’interrail Inferno Purgatorio Paradiso per niente?!Seee, stat bun! ”
W.-“Allora me la sono cavata meglio io con Cleopatra, le ho dato Antonio per passatempo e s’è stata zitta quella prostituta…però dai,era una prostituta d’alto borgo”
D.”Guarda che le mie donne sono tutte sante: Maria,Beatrice,..”
W.”Seee…e quella bella bandesca adultera di Francesca? Dove la mettiamo? Almeno Desdemona era innocente!”
D.”Innocente? quella con Otello e Cassio ha fatto un bel manage a trois …sai come le piacciono i bei maschioni di colore!”
W.”E va bene ma almeno Romeo e Giulietta s’amavano davvero!”
D.”Chi? quei due sfigati? Ma chi cazzo gliel’ha fatto fare…anziché uccidersi non potevano prenotarsi una vacanza con Costa Crociere come ha fatto il mio Ulisse?! ”
W.”Scusa ma non l’hai messo nell’Inferno a quello?”
D.“E grazie, quel ricchionazzo anziché andarsene in vacanza con la moglie o su una crociera per single, che ha fatto?! Ha organizzato un viaggio di tutti maschi...Assurdo! ”
W.”In effetti, hai ragione pure tu!”
D.”Comunque noi abbiamo vinto i mondiali!”
W.”Lo so, me l’ha detto Baudelaire …ha messo Zidane in Les Fleurs du Mal! Comunque avete vinto perché avevate Bonifacio VIII dall’inferno che vi proteggeva!”
D.”Macchè, quello mi odia! Noi abbiamo vinto al massimo perché avevamo Buffon in porta!”
W.”Eh si, scusa …con tutte queste B mi sono un po’ confuso!”
D.”Comunque io sono u’ meggh”
W.”No,io sono u’ meggh”
I due continuarono a litigare… Dante scalciava come una capra contro gli stinchi di William…quest’altro che stava staccando tutte le foglie d’alloro dalla coroncina della amico..e in quel momento passò di lì Manzoni, li guardò e disse :”Ai posteri l’ardua sentenza!”…e se ne andò.
I due amici si guardarono sbigottiti chiedendosi chi potesse essere costui.
D.”Non so chi sia, ma sembra un uomo saggio! Secondo me avrà successo!”
I due amici si sorrisero e s’allontanarono pian piano tenendosi sotto braccio!