giovedì 25 giugno 2009

Una fica(ta) per 4 soldi!

E oggi cari amici si discute dell’ego maschile e del come i nostri cari maschietti adorano soddisfarlo. Dunque sorge spontanea una domanda: perché i maschi vanno a puttane?!
Perdonate la “schietta durezza” della mia espressione ma non ho nulla contro le donne che fanno questo lavoro, se lo fanno è perché forse c’è qualcuno che ci va. Ma quello che mi incuriosisce di più è capire cosa si cela dietro la mente dell’uomo che ci va. Dunque riassumendo: vanno con l’auto sul ciglio del marciapiede, chiedono il prezzo e mercanteggiano come se stessero acquistando un kg di pesche, la fanno salire a bordo e ci scopano. E poi? Si sentono soddisfatti? Quale grande autostima possono accrescere nella consapevolezza che ogni gemito, ogni respiro ansimante, ogni finto amplesso gli costa dai 150 euro in su? Anzi, dulcis in fundo ora ci sono pure gli all -inclusive per mete turistiche sessuali in cui comitive di quattro/cinque ragazzi si organizzano per raggiungere un orgasmo. Figuriamoci cosa faranno con l’avvento dell’andropausa. O forse gli uomini sono eccitati dal fatto di pagare! O forse sono così miseramente vili da non riuscire a mandare a monte un matrimonio che non funziona a letto perché gli fa comodo! O forse la solita donna a cui si è detto “nel bene e nel male, per tutti i giorni della mia vita” annoia e quindi occorre cambiare! O forse si pensa che le prostitute sappiano farlo meglio delle proprie compagne!
Forse se anziché scoparsi una prostituta stessero a casa con la moglie o con la compagna si accorgerebbero del completino sexy che hanno indossato per fare un’amorevole sorpresa pensata col cuore!
Beh care donne, vi dico solo che ci sarà un motivo se le prostitute sono più dei ragazzi escort! Spero solo che quando uno di quelli torna a casa dopo aver scopato con una prostituta, non abbracci i figli con le stesse luride mani e non faccia l’amore con la moglie dopo aver corso il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

venerdì 19 giugno 2009

La voce dei ricordi

Riconosco questi posti quando ci passeggio
c’è ancora il prato verde appena tagliato
in cui si sperdono le foglie ingiallite dall'autunno,
gli alberi si riflettono ancora nei cerchi concentrici
dell’acqua che si formano quando lancio le pietre
nel lago
e il vento mi sussurra sempre dolci parole.
Manchi solo tu
manchi a questo paesaggio
manchi a questa vita
manchi a questo cuore che lacrima per te!
Ti Amo

giovedì 11 giugno 2009

Siamo quel che scopiamo

Davide ed Eleonora sono sposati da quindici anni e hanno un figlio di sedici anni che si chiama Luca.
Davide esce ogni mattina per andare a lavorare e non perde mai nemmeno un minuto del suo tempo per chiamare la moglie perché è troppo impegnato; è libero solo alcune ora a settimana in cui anziché pranzare si scopa la segretaria. Luca, quando torna da scuola, si chiude in bagno prima che i genitori tornino masturbandosi pensando alla vicina di casa di trent’anni più grande di lui che indossava un vestitino morbido sotto cui sbirciava quando saliva le scale. Luca ignora che quella donna si veste da giovincella non solo perché ha il fisico per farlo, ma perché il marito l’aveva tradita con una ragazzina più giovane di vent’anni e lei l’aveva perdonato, ma non nel suo cuore.
Eleonora si lascia corteggiare dal suo capufficio che ogni volta la spoglia con gli occhi e lei si sente viva, si sente desiderata come il marito non riesce più a fare da un sacco di tempo.
La sorella di Eleonora ha un fidanzato da tre anni, Claudio; ma da pochi mesi si porta a letto il suo migliore amico perché ama Claudio all’ennesima potenza ma lui non la soddisfa sessualmente, lo fanno solo a letto, sempre e solo nelle due ataviche posizioni ormai codificate e cristallizzate da tempo. Lei ha provato a stimolarlo con indumenti e giochi per rendere più audace il loro rapporto, ma lui non si accorge nemmeno se lei va dal parrucchiere e cambia colore di capelli. I genitori di Davide dopo trenta anni di matrimonio si svegliano, mangiano, guardano la tv, cenano e non si ricordano nemmeno l’ultima volta in cui hanno scopato. Lui non stima più la moglie, ha da ridire ormai su come prepara il sugo, su come fa la polvere, su come si veste o sul modo in cui mangia. Lei lo rimprovera sempre per la superficialità con cui gestisce i problemi in casa o sul fatto che guarda sempre la tv anziché chiacchierare con lei.
La portiera del palazzo in cui abitano Eleonora e Davide ha sessantacinque anni, un fisico chiatto e le gambe colme di vene varicose; il marito ha una pancia grande quanto un pallone, fuma e beve birre e va ai giardinetti per giocare a carte con gli amici e sfottere le badanti rumene che si ritrovano lì nelle ore di pausa lavoro.
Sara studia, non ha nulla a che spartire con i personaggi su menzionati; prende l’autobus per andare in facoltà, va a correre tre volte a settimana e fa la promoter nei week-end. Sta con un ragazzo che lavora e ha sei anni più di lei. Fanno sesso quasi regolarmente, si divertono con giochi e posti sempre diversi e si amano da morire. A entrambi piacciono gli sguardi d’ammirazione e gli innocenti flirt con gli estranei che li fanno sentire desiderati, ma nessuno dei due ha mai tradito l’altro.
Allora ci si sveglia una mattina e si cerca una spiegazione a troppe domande senza risposta; inutile girarci attorno. Miei cari umanoidi dotati di peni e vagine ora vi dico che la vita è sesso, è attrazione sessuale, è quella strana chimica di attrazioni e repulsioni che dominano ogni nostra azione, pensiero, decisione facendoci percepire la realtà con un organo più potente del cervello: quello genitale. Potremmo, come disse Russeau, nasconderci dietro la definizione di animali razionali, ma siamo e saremo sempre degli animali.
Credo che Cartesio oggi non direbbe più Cogito ergo sum ma Coito ergo sum.

lunedì 8 giugno 2009

...Sulla mia bocca...TU...

Ti afferro
ti spoglio
ti lego
e morso dopo morso
saggerò il gusto intenso
del tuo sguardo assetato di me
mentre la dolce sofferenza dell’attesa
si accende sulla tua carne fremente
E mi avvento al tuo
esser
sublime
il dolce venire
in perversi movimenti
Posso averti e prenderti
quanto voglio
violento i tuoi desideri
e mi nutro di te
berrai dal mio seno
scivolando in me

mercoledì 3 giugno 2009

The end...(ma non è un film!)

1.Io,Denaro,sono il tuo Dio e non ne avrai altri al di fuori di me.
2.Non usare il libretto degli assegni invano.
3.Ricordati di santificare le feste e tutti i santi quando ti arrabbi e bestemmi.
4.Onora il padre, la madre, l’amante di tuo padre, il compagno di tua madre e tutta la famiglia allargata.
5.Non ammazzare se c’è qualcuno che ti riprende col cellulare e mette i video su youtube. Fallo quando sei solo
6.Non commettere atti impuri con le riviste porno, ormai hanno inventato le chat.
7.Non rubare quando gli altri ti guardano, aspetta che vadano via.
8.Non mentire, tanto c’è chi lo farà per te
9.Non desiderare la donna d’altri, prenditela e basta.
10.Non desiderare la roba d’altri, rubala..è più facile.

E se il mondo va in rovina, non chiedetemi perché!