domenica 18 gennaio 2009

Per un istante ho smesso di respirare...


Non cercate spiegazioni per quello che sto per scrivere perché in realtà, dopo innumerevoli e sterili interrogativi, non ho trovato nessuna risposta nemmeno io. Ci sono notti in cui sei nel letto, ti giri e ti rigiri stizzito dall’impossibilità di prender sonno e lì parte un cosmico labirinto di pensieri che nella loro apparente incongruenza, ti fanno navigare in un oceano di ricordi che con remate del tutto involontarie ti fanno approdare a lui. Lui, che fino a qualche giorno fa era il passato, il dimenticato, il tagliato fuori si riaffaccia alla finestra della tua mente per incrinare quegli equilibri che ormai credevi indissolubilmente cristallizzati.
Riaffiorano alla mente tutte le cose belle che avete fatto, le esperienze meravigliose che avete condiviso, le parole dolcissime con cui ti dava la buonanotte scatenando indomabili ondate di freddo e di caldo su tutto il corpo. Allora cerchi di convincerti che ciò che ti crea prurito all’occhio è una ciocca di capelli incagliatasi tra le ciglia e non una timida lacrimuccia che nel silenzio della notte si addormenta sul tuo cuscino.
Improvvisamente il respiro si ferma e tutte quelle liti e quelle urla si perdono in quegli occhioni dolcissimi con cui ti guardava facendoti sentire la persona più importante della sua vita…e cominci a chiederti quando e perché vi siete lasciati.
Si scatenano allora un visibilio di rancori, odi e incompatibilità che ti riportano indietro nel tempo di ore, giorni, mesi fino a rivivere toccando quasi con mano quel profondo dolore che da lui ti aveva allontanata. Cominci allora ad aleggiare cercando di raggiungere la superficie per prender fiato senza sprofondare nuovamente nel baratro dell’indecisione, e ti sbatti, ti dimeni tra mille confusionarie ed indisciplinate voci che ognuna a modo suo spinge verso una direzione differente. La testa ti scoppia, hai un nodo in gola e prendi in mano il cellulare per chiamarlo e gridargli contro tutto quel rancore intriso d’amore che ti danna l’anima e l’esistenza. Guardi il display del telefono e scorgendo tra i messaggi, un sospiro profondo accompagna il dito che scorre irrefrenabile sulla tastiera: chi è quest’altra persona che senza bussare alle porte della mia vita, quando tutto sembrava crollarmi addosso, ha riportato il sorriso sulle mie labbra? Leggi qualche suo messaggio e ti rendi conto della ingenua semplicità di un rapporto indefinito nella sua “concordata tranquillità”(Avete mai sentito parlare di quelle storie in cui tutto si mette in chiaro all’inizio perché entrambe le persone escono da esperienze disperate? Sapete come vanno a finire?).
Da un lato ti senti in colpa di star bene in questa nuova dimensione superficialmente tranquilla, dall’altro i ricordi ti straziano l’anima e ti ripeti che forse storie come quelle non torneranno mai più perché nessuno ti amerà mai come ti ha amata lui!
Inutile chiedersi come va a finire perché, e ve lo posso garantire, nella sua improfanabile bellezza ogni storia cela il suo mistico incanto nella sua unicità; per ora mi godo quello che di bello mi offre la vita in attesa di quel qualcuno che saprà stupirmi, coccolarmi, inquietarmi e amarmi rendendomi intrinsecamente parte della sua essenza.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ti dico solo una cosa mia cara fatina, che leggendo quello che hai scritto, la lacrimuccia, triste e sola, sta scendendo a me, sulla mia guancia, e forse più tardi sul mio cuscino. Tua ti

Roberta ha detto...

Risp.Tua ti: Cara ti, non preoccuparti...perchè le lacrime sono la scorciatoia per il sorriso;-)

Anonimo ha detto...

stanotte non ho dormito un cazzo e sai perchè?
perchè non è possibile andarsene alle hawaii per ripicca, bisogna avere qualche strana cosa nel cervello. non commentare che è meglio, altrimenti qui non la finiamo più...

Anonimo ha detto...

I ricordi, per quanto sterili, futili, belli, brutti, emozionanti o totalmente indifferenti, vanno custoditi sempre e mai dimenticati... un giorno potranno essere utili, un giorno potranno aiutare, un giorno potranno essere causa di disperazione e pianto, un giorno saranno i veri responsabili e protagonisti dalla propria crescita, del proprio essere maturi!!!
L'amore è uno solo a mio avviso, tutto ciò che c'è intorno è subordinazione, come una stella e "suoi" pianeti: per arrivarci bisognerebbe fare tappa su ognuno di essi per poi... bruciarsi una volta giunti alla meta!
C'è chi è fortunato, e con un sol salto arriva a destinazione (pochissimi in verità) e c'è chi non lo è, per quest'ultimo la strada è più lunga... ma alla fine ci si arriva cmq!
Morale della favola: non importa come ci si sia lasciati, l'importante è che (nel bene e nel male) sia rimasto qualcosa dentro. Il ripensare dopo molto tempo è normale, il ripensare ogni giorno è malattia: il primo caso è utile x il futuro, il secondo è solamente dannoso!!!
Cià cià Roberta...

"V"

Roberta ha detto...

Risp. V: Non temere non sono malata:-) ma di sicuro i ricordi che mi porto dentro sono quelli di un grande amore!

Anonimo ha detto...

Ciao Roby, che belle parole hai scritto...hai descritto perfettamente il mio animo...esicuramente quello di altre mille persone, perchè se anche siamo così diversi fuori le nostre anime sono sono tutte uguali....Luana

Anonimo ha detto...

ma sei sicura che tutti capiscano ciò che scrivi?????tweety

Roberta ha detto...

Risp.Luana: Dal dolore comune nasce la consolazione!!!:-)

Roberta ha detto...

Risp.Tweety: Non so, effettivamente qualche cinese potrebbe avere qualche difficoltà...dici che devo tradurlo anche nella loro lingua?!? ;-)

Anonimo ha detto...

MA ALLORA è UNA PROVOCAZIONE CONTINUA!!!!1LO SAI CHE SONO ALLERGICA AI CINESI E MI RIEMPIO DI BOLLE SE NE VEDO UNO...ELY