mercoledì 18 marzo 2009

...Ogni singolo istante...

Rubando la frase ad una celebrità cinematografica (Casper) vi dico che morire è come venire al mondo però al contrario. Possiamo provare a invertire le stagioni e i giorni della settimana, possiamo scambiare le albe con i tramonti, ma non riusciremo a stoppare le lancette dell’orologio. Il tempo scorre irrefrenabilmente e dinanzi a questo sembriamo inconsolabili: è come pagare il biglietto a teatro per una tragedia e restar male a fine spettacolo…ma insomma lo sapevamo. E quando siamo venuti al mondo ce l’avevano detto che tutto inizia e tutto finisce, allora di cosa ci meravigliamo? Forse perché siamo esseri umani e stupirci è per noi un fenomeno congenito…Come quei casi in cui restiamo esterefatti dinanzi a situazioni che noi stessi creiamo, con tutti i pro e i contro, e poi non ci rassegniamo per come vanno a finire le cose. Siamo davvero degli esseri strani.
Certo è che nella nostra esistenza hanno creato il sole e la luna, uno sorge e l’altro tramonta; e non importa quanto può essere lunga una notte…potrete attendere un minuto o diverse ore ma vi garantisco che prima o poi finirà. Se la luna torna a trovarci ciclicamente, non si può dire la stessa cosa della vita in cui, invece, tutto ha un principio e un termine. Dinanzi a questa realtà possiamo mostrarci inconsolabili o grintosi, in entrambi i casi nulla muterà. Visto che le cose restano come sono forse ci conviene vivere nel migliore dei modi. Viviamo il tempo che è giusto vivere, sprechiamo il tempo che è giusto sprecare, ridiamo piangiamo mangiamo e facciamo l’amore e cerchiamo almeno per qualche minuto al giorno di sognare cose che realizzeremo poi per ore intere. Probabilmente se potessimo rimandare ogni cosa nulla ci stimolerebbe più, non ci struggeremmo mai per qualcosa se non corressimo il rischio di perderla, il nostro cuore non palpiterebbe per la fugace passionalità d’un istante d’amore. L’idea dell’eternità è la più dolce consolazione della nostra mente, il cassetto più sicuro dove riporre i nostri ricordi per nutrire l’anima; ma noi diamo valore alle cose, alle persone, ai sentimenti proprio perché sono caduchi, effimeri, irrefrenabili. La cosa più bella allora è vivere la nostra vita, osservarla se necessario da un ponte da un davanzale dall’attico d’un palazzo…insomma da vari punti di vista e ardere ogni giorno di passione, quell’entusiasmo che ci fa apprezzare fino in fondo l’amarezza del dolore, la fragranza del piacere e la profondità dell’amore, per sentir scorrere nelle nostre vene ogni singolo giorno senza mai doversi voltare indietro per rimpiangerlo.


Ps…..anche perché veleggiare per i mari della propria vita non ha prezzo, per tutto il resto c’è Mastercard;-)

5 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Beh io dico sempre che per fare tutto ciò di cui avrei voglia servirebbe un giorno con più ore e altre 3 o 4 vite.Ma restando a questa continuo aripetere che ogni istante è un presente e ho smesso da tantissimo tempo di chiedermi i perchè di un inizio e diuna fine.Guardo la natura,la amo,e in lei trovo le risposte e vivo continuamente e alla morte non penso,sarà un altro istante per cominciare un nuovo volo.

Emanuel Gavioli ha detto...

Concordo con nero catrame..

Roberta ha detto...

Risp. NERO_CATRAME/Emanuel Gavioli: non estremizzate il mio post, nemmeno io penso mai alla morte
;-) Era un modo come un altro per sottolineare la fugacità di tutto quello che ci circonda e un invito ad abbracciare tutto, a volare nei cieli in cui vogliamo perderci per vivere tutto quello che vogliamo vivere, con passione e libertà, facendolo non perseguitati dalla fine ma dall'intensità!:-)

b ha detto...

Sei una donna molto saggia :)

Roberta ha detto...

Risp. Bari Blogs: Se sono saggia allora fidati dei miei consigli;-)